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Truffe all'Ue in Calabria, la Regione parte civile nel processo contro un call center

La sede del Consiglio regionale

La Giunta regionale della Calabria, su proposta della Presidenza, ha autorizzato la costituzione di parte civile dell’Ente in un procedimento penale pendente davanti il Tribunale di Lamezia Terme nei confronti di soggetti responsabili di una società operante nel settore dei call center che avrebbero sfruttato gli incentivi previsti dall’Unione europea per l’assunzione di persone svantaggiate attestando falsamente la disabilità di persone prive dei requisiti richiesti con la presunta connivenza di alcuni dirigenti regionali.

«La società - é detto in un comunicato dell’ufficio stampa dell’esecutivo - avrebbe incassato, nell’ambito del Por Calabria, sovvenzioni per quasi tre milioni di euro, risorse comunitarie e nazionali che sarebbero dovute servire all’assunzione e alla successiva retribuzione di 207 lavoratori disabili o classificati come "svantaggiati" e, come tali, facenti parte di categorie "protette"».

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