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Omicidio con l'ascia a Scandale, il reo confesso: "Sono stato aggreddito"

Il luogo del delitto

Sarà interrogato domani mattina dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Crotone Romina Rizzo, il 31enne di Scandale Giovanni Voce, reo confesso dell’omicidio del 36enne Giovanni Lucante, assassinato a colpi di ascia giovedì pomeriggio nelle campagne di Corazzo di Scandale.

Il sostituto procuratore Andrea Corvino che ha sottoposto a fermo il 31enne, ha dato incarico al medico legale Massimiliano Cardamone di eseguire martedì l’autopsia sul corpo del 36enne colpito più volte al collo ed alla nuca dalla lama di un’ascia a manico corto (di quelle che i contadini usano per potare). L’esame autoptico potrà fornire elementi utili agli investigatori dei Carabinieri per ricostruire la dinamica esatta del delitto che sarebbe maturato in un contesto passionale, come ha raccontato agli stessi militari Giovanni Voce che ieri ha affidato la sua difesa dall’avvocato Luigi Colacino.

Ma Voce dopo aver confessato nella notte tra giovedì e venerdì ai carabinieri che lo stavano ascoltando nella caserma di Scandale, di aver ucciso l’amico, aveva poi anche aggiunto che era stato Lucante mentre stava discutendo con lui, ad estrarre l’ascia che teneva nascosta nei pantaloni, tentando di colpirlo.

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