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Il bilancio del prefetto di Reggio: "Lotta senza tregua a illegalità e malaffare"

Michele Di Bari nuovo prefetto di Reggio Calabria

Un’attività intensa nel segno della legalità. E in un territorio molto difficile e complesso com’è quello dell’area metropolitana reggina l’impegno deve essere massimo e costante. Il prefetto Michele di Bari non ha dubbi: «La squadra Stato funziona e dà risultati positivi per le comunità».

Ieri i risultati di un anno intenso e gli obiettivi per i prossimi mesi sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa al Palazzo del Governo alla presenza di funzionari e dirigenti della Prefettura e dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine: il questore Raffaele Grassi, il comandante dei Carabinieri Giuseppe Battaglia e Flavio Urbani che guida le Fiamme Gialle provinciali.

Sono stati forniti dati interessanti che testimoniano come il percorso avviato sia intenso ma che la strada da fare ancora è lunga.

Dalla lotta al caporalato e al lavoro nero (controllate 251 aziende con 463 sanzioni amministrative) ai controlli nei centri che ospitano i migranti, dalla lotta alla criminalità organizzata alle “vacche sacre”, dallo sgombero degli immobili confiscati alle istruttorie delle domande per i fondi destinati alle vittime del dovere. E poi il territorio passato al setaccio da palmo a palmo, un’area vastissima che reclama attenzione costante visti gli innumerevoli problemi- tra tutti quelli sanitari e infrastrutturali. Comuni in dissesto finanziario, con commissioni straordinarie per l’azzeramento delle amministrazioni per mafia o con commissioni d’acceso ispettive antimafia.

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