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San Giovanni, il caos senza fine di Piazzale Simet

Funge da autostazione, ma in realtà non ha nulla di un capolinea. Solo uno slargo a ridosso del liceo classico e, praticamente, contiguo con via Panoramica. Da quando però Trenitalia ha smesso di garantire e assicurare spostamenti tra il sud e il nord del Paese, a sostituire l’ex Ferrovie dello Stato, ci hanno pensato diversi titolari di autobus. San Giovanni, dunque, capolinea per diverse città del nord, ma pure del centro, e finanche per periodiche corse dirette in Germania e in terra elvetica. Un buon servizio, ma un pessimo utilizzo dello slargo. Un caos!

Ed è tutta colpa degli automobilisti, gran parte dei quali scorretti che con accanimento –per forza- devono parcheggiare o in quell’area o nelle immediate vicinanze, col risultato che creano un disagio indicibile agli autisti di decine di pullman che soprattutto in questo periodo prenatalizio fanno la spola da San Giovanni. Un disordine vergognoso. Non che in città si stia meglio.., anzi tutt’altro. Qui si parcheggia ovunque e il più della volte i parcheggi delimitati dalle strisce blu sono vuoti. Ma si vive così in queste realtà: viaggiando in direzione Cosenza o Crotone, sulla Statale 107, i sorpassi azzardati sono “di norma”; tanti energumeni sorpassano nelle gallerie, e una battaglia campale per chi è zelante del codice della strada. E tutto questo accade perché mancano poliziotti della stradale e vigili urbani. Le risorse, infatti, lo Stato l’ha dissipate in altre settori e qui si vive subendo la prepotenza. Sono saltate le regole.

E lo slargo che qui chiamano “Piazzale Simet” è il massimo dello caos, del disordine, della paura. Una vergogna indescrivibile. Con il Municipio pure impotente.. poiché da queste parti anziché contare su 16 vigili, in servizio non si superano le 4 unità Anche quest’ aspetto sarebbe da discutere, giacché motivo serio di disservizio. Eppure San Giovanni conta 108 precari tra Lpu ed Lsu e oltre 400 precari cosiddetti “Giubbe Rosse” con cui si potrebbe sopperire. Ma non è consentito e si vive alla giornata nel caos e degrado più totale. Chissà.. forse si stava meglio.. quando si stava peggio!.

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