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Tre intimidazioni in 20 giorni, Reggio nella morsa del racket

Incendio del negozio "Zero Glutine" a Reggio

"Zero Glutine Life” il 14 novembre in via del Torrione-angolo via Giudecca; “New Lady Coffè” il 28 novembre a piazza Orange; “M Boutique” il 3 dicembre in via Aschenez: sono concentrate tutte nel centro storico di Reggio, nel cuore commerciale cittadino, in un raggio di pochissime centinaia di metri le tre attività commerciali finite nel mirino della criminalità, e dei picciotti del racket delle estorsioni, negli ultimi venti giorni.

Tre intimidazioni notturne - gravissime - che hanno scaraventato nuovamente nel buio sociale e nel terrore imprenditoriale chi a Reggio prova ad investire o tenta di avviare una qualsiasi attività commerciale. Tre ferite dolorose, solo le ultime in ordine di tempo per chi ancora spera in una Reggio normale senza dover fare i conti anche - forse soprattutto - con la legge del pizzo, senza dover lottare per liberarsi dai tentacoli della piovra mafiosa.

Devastata dalle fiamme “Reggio Glutine Life”, una panetteria, pasticceria, tavola calda, pizzeria, rosticceria specializzata nella confezione e vendita di alimenti biologici e prodotti senza glutine che aveva alzata la serranda dopo il tradizionale brindisi del giorno di inaugurazione appena un mese prima (e qualcuno aveva già provato a fare la voce grossa con un segnale a metà strada tra l'atto vandalico e l'antefatto di una ritorsione); danneggiato da un incendio “New Lady Coffe”, un bar-caffetteria di semplici aspirazioni commerciali; ammonita con una bottiglia incendiaria abbandonata in bella mostra all'ingresso di “M Boutique”, un negozio di abbigliamento per uomo e donna: cambia la dinamica dell'azione dei malandrini, non varia la sostanza del gesto criminale. A Reggio, è il timore di tanti, si fanno nuovamente i conti con una nuova, inquietante, ondata di escalation criminalità.

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