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Reggio, sequestro da un milione a un affiliato alla cosca "Cacciola-Grasso"

I carabinieri di Reggio Calabria eseguito un sequestro di beni nei confronti di Giovanni Battista Cacciola, da Rosarno (RC) cl. 64, accusato di appartenere alla cosca di ‘ndrangheta denominata “Cacciola-Grasso”, una delle consorterie criminali più agguerrite del mandamento tirrenico che esercita la propria egemonia sul territorio di Rosarno, Gioia Tauro e zone limitrofe.

L’indagine denominata "Mauser" è scattata nell'ambito della più ampia operazione "Scacco Matto". L’uomo, in particolare, è sempre stato vicino ad esponenti vicini alle “‘ndrine” che operano nella zona tirrenica, ed è egli stesso considerato “elemento di spicco” in virtù dell’attività delinquenziale palesata che di recente si è estrinsecata nel campo dei delitti contro la persona e il patrimonio, quale "capo, promotore ed organizzatore” dell'omonima associazione mafiosa.

Lo scorso 9 luglio Cacciola è stato destinatario di fermo per associazione a delinquere di stampo mafioso nell’ambito dell’indagine denominata “ARES” condotta dal Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro. Nella circostanza sono stati sottoposti a sequestro un esercizio pubblico, un’azienda agricola, quattro immobili, 5 terreni, assieme a conti correnti e prodotti finanziari riconducibili all’interessato e al suo nucleo familiare, per un valore complessivo di circa un milione di euro.

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