Il dirigente Lopresti indagato e riassegnato a nuovo incarico, pm: "Abuso d’ufficio per Oliverio"
In otto accusati di abusivo d’ufficio, in due anche di falso ideologico nelle vesti di pubblico ufficiale. La Procura mette nero su bianco le ipotesi di reato per il “caso Lopresti”, che – come vi abbiamo riferito nell’edizione di sabato scorso – ha trascinato gran parte della Giunta Oliverio e due dirigenti regionali nel registro degli indagati. Si contesta l’approvazione della delibera del 24 settembre scorso (poi sospesa) con la quale di fatto l’Esecutivo avrebbe riaperto le porte della Cittadella al dirigente 58enne Salvatore Lopresti sospeso dal servizio a febbraio scorso dopo essere rimasto coinvolto nell’inchiesta sul bando di gara per l’elisoccorso e di recente finito ai domiciliari proprio a causa del presunto tentativo di tornare “in sella” negli uffici di Germaneto. La lista degli otto accusati di abuso d’ufficio è guidata dal governatore Mario Oliverio, seguito dal vice presidente Francesco Russo e dagli assessori Mariateresa Fragomeni, Roberto Musmanno, Antonietta Rizzo e Francesco Rossi; chiudono l’elenco i dirigenti Bruno Zito (dipartimento Istruzione e Attività culturali) Sergio Tassone (settore Sport e Politiche giovanili), accusati a loro volta pure di falso ideologico. La versione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione della Gazzetta del Sud.