Un rapporto d’amore finito male. Prima la passione, la condivisione, lo slancio, i progetti; poi, l’emergere dei dissidi, la fine graduale dei sentimenti e, quindi, del rapporto. E quando finisce una storia uno dei due partner può essere meno disposto ad accettare la “sconfitta”, non elabora il dolore e diviene ossessivamente inseguito dall’idea di dover o poter ancora controllare la ex compagna. È a questo punto che può accadere di tutto: esattamente come hanno scoperto gli investigatori della squadra mobile, diretti da Fabio Catalano. Lo riporta la Gazzetta del Sud in edicola.
Un trentaseienne pizzaiolo chiuso il rapporto sentimentale con la compagna ha cominciato a perseguitarla. Come? Seguendo il ripetitivo schema compulsivo che caratterizza l’azione degli stalker: telefonate minacciose, messaggi, appostamenti sotto casa, pedinamenti. Un incubo per la donna che, ormai stremata, ha deciso di denunciare tutto. Ed i poliziotti del questore Giovanna Petrocca si sono messi a lavoro. Raccogliendo indizi e testimonianze finiti in una dettagliata informativa spedita in Procura. La magistratura inquirente, guidata da Mario Spagnuolo, ha chiesto e ottenuto in tempi rapidi una misura cautelare dal Gip: il divieto di avvicinamento. L’indagato dovrà restare a debita distanza dalla ex partner altrimenti si apriranno le porte della galera.
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