Dopo la sentenza del Tar Calabria che ha annullato i decreti del commissario Scura che prevedevano la ridistribuzione delle risorse alla sanità privata accreditata si attendono le eventuali contromosse. Al momento la situazione è ingarbugliata. Viene meno, con il verdetto del Tribunale amministrativo, il provvedimento in virtù del quale parte delle risorse destinate, in base alla programmazione vigente, ai laboratori privati accreditati e alle strutture di specialistica ambulatoriale, veniva trasferito nel “paniere” destinato alle cliniche private che erogano prestazioni di alta complessità.
Queste risorse, che in realtà consistono nell’acquisto di prestazioni da parte della Regione, ora verranno meno alla sanità privata, che non a caso era intervenuta nel giudizio davanti al Tar contro il ricorso dei laboratori. Da verificare se in questo quadro si innesterà un nuovo contenzioso o, come viene già chiesto da più parti, si aprirà un tavolo tra le parti volto a una riflessione sulla complessa problematica che veda al centro i bisogni dei malati che hanno necessità di prestazioni diagnostiche e accertamenti prescritti dei medici e dunque che il sistema sanitario regionale deve garantire. Ecco, intanto, cosa dice la sentenza emessa dalla Seconda Sezione del Tar.
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