Talenti del Sud in storie che ritraggono la quotidianità nei suoi aspetti più veri, anche dolorosi, ad Alice nella Città, sezione della Festa del Cinema di Roma dedicata ai ragazzi. Tra questi, gli attori calabresi Swamy Rotolo e Francesco Colella in lavori di pressante attualità.
David di Donatello 2022 per “A Chiara”, l’attrice gioiese è nel coming of age “Io e il Secco” di Gianluca Santoni, unico film italiano del concorso principale. Un buddy movie sulla violenza assistita, incentrato sulla storia del piccolo Denni (Francesco Lombardo), che per difendere la madre (Barbara Ronchi) dal padre violento (Andrea Sartoretti), decide di rivolgersi al Secco (Andrea Lattanzi), presunto killer, ma nei fatti uno sbandato bisognoso di denaro.
Nel film Swamy Rotolo è Marta, grande amore del Secco. «È una ragazza di 18 anni che decide di crescere da sola il bambino avuto dal Secco. Anche se tra loro è finito l’amore, quando l’uomo si rivolge a lei in un momento di difficoltà con Denni, Marta riesce a comprende la sofferenza del piccolo e le fa da genitore assieme al Secco nei giorni in cui alloggiano nella sua abitazione». Il catanzarese Colella è invece protagonista di “Suspicious Minds” di Emiliano Corapi, presentato il 28 ottobre, in concorso nella sezione “Panorama Italia”. Un noir sentimentale dove l’attore è Fabrizio, che dall’Olanda torna in Italia, a Roma, con la moglie Emilie (Thekla Reuten) per una vacanza. L’uomo rimane bloccato nell’ascensore dell’hotel con la giovane Giulia (Amanda Campana), che soggiorna nello stesso albergo col fidanzato Daniele (Matteo Oscar Giuggioli). Cala sul rapporto di entrambe le coppie il sospetto del tradimento. «Fabrizio, pur essendo apparentemente un uomo realizzato, cerca di ritrovarsi con Emilie in questa vacanza dove vivrà un momento di crisi per questa circostanza particolare. Ciò comporterà una sorta di reciproca conoscenza “traumatica”, forse risolutiva per il loro rapporto, poiché in qualche modo si scopriranno l’uno di fronte all’altra». Colella è presente alla Festa del Cinema anche col corto “Corpo unico” di Mia Benedetta (sezione “Onde Corte” di Alice nella Città) e “Volare” di Margherita Buy (sezione “Grand Public” della kermesse ufficiale). Il primo affronta il tema del femminicidio attraverso una narrazione vicina al genere distopico. Protagonisti tre uomini (Colella, Andrea Lattanzi e Francesco Bolo Rossini), che in un mondo dove la popolazione femminile si è estinta rievocano il male fatto ad altrettante donne (Iaia Forte, Linda Caridi e Vittoria Puccini), condannati a trasformarsi nelle loro vittime.
«La dimensione altra in cui Mia Benedetta ha portato la cronaca rappresenta un modo potente di parlarne e contribuisce a favorire una cultura diversa sul tema della violenza che fino a oggi non è stata trattata al meglio. Se ne parla tanto, ma quando si verifica i fatti non corrispondono alle parole e tante donne rimangono sole di fronte ai soprusi e ad una comunità maschile che non prende sul serio le loro richieste d’aiuto».
In “Volare” Colella è invece Eugenio, comandante dell’aeronautica che tiene a Fiumicino un corso per superare la paura di volare, frequentato dalla protagonista Anna Bi (la stessa Buy). «Ogni personaggio del film ha la sua storia e anche Eugenio ha i suoi tormenti, soprattutto amorosi, pur essendo un punto di riferimento per chi frequenta il corso. Nel film questa fobia è un escamotage per raccontare varie fragilità umane. Grazie alla regia di Margherita, questi personaggi fanno sorridere mostrando allo stesso tempo i punti di dolore”. “Volare” sarà in sala da febbraio 2024.
Festa del Cinema a Roma dedicata ai ragazzi: da Swamy Rotolo e Francesco Colella, quanti talenti calabresi sul set!
Nella sezione Alice nella Città. Protagonisti di storie che raccontano la vita di tutti i giorni
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