
Quella di Vibo è una trasferta complicata per una Reggina che non ha ancora trovato la migliore brillantezza. La gara di Coppa Italia, di sole tre settimane fa, è ancora negli occhi di tutti, con l’intensità rossoblu che mise in grande difficoltà gli amaranto (passati comunque ai rigori). La partita di oggi, dove ci saranno tanti tifosi reggini al seguito, sarà anche uno strumento per misurare i progressi rispetto alla sfida giocata a Palmi. Torna tra i convocati Simone Edera, che aveva saltato le prime tre gare ufficiali della stagione. Resta fuori Rosario Girasole che deve ancora recuperare da una distorsione al ginocchio. Nella lista mancano anche Druetto, Di Venosa, Fomete, Salandria, Chirico, Zenuni, Rizzo e Pellicanò. La Reggina che andrà in campo al Razza dovrebbe essere assai simile a quella che ha iniziato la partita con la Nissa. Davanti al portiere Lagonigro (2006), conferma per i due under sugli esterni difensivi: Palumbo (2005) a destra e Gatto (2007) a sinistra. Per il primo quella contro la Vibonese sarà una partita da ex (15 gare con la maglia rossoblù nella passata stagione). Al centro della difesa ci saranno Domenico Girasole e Blondett. La novità principale dovrebbe essere a centrocampo dove Porcino, che domenica scorsa era partito dalla panchina poiché reduce da un problema fisico, pare destinato a riprendersi una maglia da titolare. Al fianco di Laaribi, che agirà davanti alla difesa, e sul lato opposto di Barillà che partirà da mezzala con possibilità che spesso si allinei agli attaccanti. Al centro dell’attacco Ferraro e Montalto si giocheranno spesso una maglia da titolare.
Sugli esterni del tridente la coppia Ragusa-Di Grazia dovrebbe essere ancora quella titolare, ma attenzione all’ipotesi che prima o poi Trocini scelga di dare spazio dal primo minuto a uno tra Grillo ed Edera. Quella di Vibo sarà la prima di tre gare in sette giorni. Mercoledì alle 20.30 la Reggina affronta la Gelbison, mentre domenica prossima farà visita al Savoia.
Qui Vibonese
Il derby torna a infiammare il pomeriggio rossoblù dopo l’incrocio del 1° settembre a Palmi in Coppa Italia, finito 1-1 nei 90’ e deciso ai rigori a favore degli amaranto. Oggi cambia il palcoscenico e cambiano gli obiettivi: in palio ci sono punti pesanti e l’inerzia emotiva di un campionato appena nato ma già carico di significati. Raffaele Esposito tiene la barra dritta e chiede fame. «Per qualcuno è il derby, per altri la partita dell’anno, per altri ancora una gara come le altre: di sicuro non mancano le motivazioni», scandisce. «Sono partite in cui le motivazioni le troviamo da soli, non c’è bisogno di toccare tasti particolari: tutti vorrebbero giocarla, anch’io che ormai ho una certa età», sorride il tecnico. Poi la bussola: «A Vibo è un derby sentito. Vogliamo rendere orgogliosi i nostri tifosi con una bella prestazione, sperando di portare a casa i tre punti».
Nella memoria il ko di Coppa, utile più come lezione che come ferita. «Volevamo passare il turno, abbiamo assaporato la qualificazione. Ne siamo usciti consapevoli di essere un’ottima squadra, capace di mettere in difficoltà chiunque: Reggina, Nissa, Gela, Savoia. Siamo la Vibonese e daremo filo da torcere a tutti», ribadisce Esposito. Profilo basso, orizzonte vicino: «Non siamo partiti da favoriti e pensiamo all’immediato. Sognare non costa nulla».
Dentro il match, una “sfida nella sfida” tra centravanti: Musy, quattro gol in tre partite e condizione scintillante, contro Ferraro, che alla Vibonese sa come colpire e lo ha già fatto ai tempi del Sambiase. A dirigere l’incontro è stato designato l’arbitro campano Bruno Tierno di Sala Consilina.

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