"La battaglia degli agricoltori è una battaglia che deve interessare l’intera Calabria a tutela dell’economia calabrese e della qualità dei prodotti alimentari. Occorrono misure governative che proteggano il settore agricolo, che per alcune regioni come la Calabria, vuol dire anche evitare una grande crisi economica e sociale, che rischia di incidere anche sull’ulteriore spopolamento del nostro territorio. Gli agricoltori hanno chiesto una risposta al Governo rispetto ai bassi redditi, all’aumento dei costi e alla proliferazione di norme italiane e dell’Ue per soddisfare gli obiettivi ambientali, sollecitando l’adozione di misure concrete e a breve termine". E' quanto afferma in una nota il consigliere regionale Antonello Talerico. "Occorre rivedere le politiche europee in tema di green deal (pura esaltazione di un ambientalismo sempre più estremo privo di un impatto concreto) che pongono condizioni e tempistiche impossibili per un settore già in crisi e che ha accumulato troppi ritardi. Vanno adottate misure che siano in grado di vietare o perlomeno limitare la commercializzazione in Italia di quei prodotti agricoli provenienti da altri Paesi dove non trovano applicazione norme e restrizioni come quelle italiane sotto il profilo produttivo e sanitario. Vanno abolite tutte quelle norme che prevedono incentivi e vincoli rispetto alla naturale coltivazione dei campi, quindi dobbiamo incentivare la produzione e non disincentivarla o peggio ancora distruggere i prodotti agricoli ! Sarebbe necessario adottare politiche economiche e fiscali adeguate e tenuto conto dell’aumento esponenziale dei costi di produzione e la flessione dei mercati dei prodotti agricoli. Pertanto occorre un regime fiscale che prenda in considerazione la riduzione di tasse ed imposte e che preveda agevolazioni sul carburante agricolo o comunque una calmierazione dei costi, per rilanciare un settore che rimane e può essere ancora strategico, non solo per la Calabria ma per l’intera Italia. In tale quadro si potrebbe pensare di ridurre l’aliquota iva su alcuni prodotti alimentari primari. Per tutelare gli imprenditori agricoli occorre altresì limitare ed aumentare i controlli sugli alimenti sintetici o di dubbi provenienza e di cui non siano chiari i processi produttivi specie se provenienti da altri paesi. Devono essere previste maggiori tutele rispetto agli eventi climatici, ai costi di produzione, alle epidemie e alla concorrenza sleale ed alla fauna selvatica. Ma prima ancora dobbiamo prevedere un coinvolgimento degli imprenditori agricoli anche nelle operazioni di bonifica e gestione del territorio (pulizia dei torrenti e fossi, etc…), inserirli nella “filiera” della tutela ambientale per far generare loro nuovo fatturato e per tutelare i territori anche rispetto al pericolo del dissesto idrogeologico. La politica calabrese ed i cittadini calabresi devono sostenere questa battaglia avviata dagli agricoltori poiché la Calabria è di tutti noi, ed il settore agricolo e zootecnico ha un ruolo fondamentale nella nostra Regione, se non primario nell’economia e per la qualità di vita".