E’ stata confermata in appello la condanna di due anni per il cutrese Vincenzo Iaquinta tra i 118 imputati del processo «Aemilia». La sentenza è stata emessa nel tardo pomeriggio nell’aula bunker del carcere bolognese della Dozza. L’ex bomber della Nazionale e della Juventus, campione del mondo nel 2006, è imputato per reati relativi alle armi ed è stato ritenuto - come si riportava nelle motivazioni della sentenza di primo grado - estraneo all’associazione mafiosa. A Iaquinta i giudici della Corte di appello di Bologna hanno riconosciuto il beneficio della sospensione condizionale della pena. Ridotta la pena per il padre dell’ex calciatore, Giuseppe Iaquinta, accusato di associazione mafiosa che da 19 anni è stata rideterminata in 13 anni.