Aveva in casa una penna pistola con un colpo in canna, un fucile semiautomatico Benelli con la matricola abrasa e diverse munizioni. Ad eseguire il blitz sono stati i carabinieri dell’aliquota operativa della Compagnia di Corigliano, guidati dal luogotenente Antonio D’Ingianna. A finire in manette è Antonio Cimino, settantenne coriglianese, già noto alle forze dell’ordine, zio dei collaboratori di giustizia Giovanni e Antonio Cimino, ucciso il 24 maggio del 2001 mentre beveva un caffè all’interno d’un bar. Lo hanno arrestato ad Apollinara.
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