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Esonda torrente, i morti sono dieci

Esonda torrente, s'aggrava il bilancio

Un mostro d'acqua, improvviso e devastante che ha portato con sé morte e disperazione. Così superstiti e soccorritori raccontano quanto è accaduto oggi pomeriggio nelle gole del torrente Raganello a Civita, nel Pollino, in provincia di Cosenza.
Sono dieci al momento i morti accertati - molti dei quali devono essere identificati - per l'ingrossamento del corso d'acqua che attraversa l'area. Per molte ore incerto il numero dei dispersi, tra i quali si teme la presenza di bambini. Poi, in serata, è giunta la Prefettura di Cosenza a dare un dato ufficiale: cinque, poi, purtroppo, sceso a tre dopo il ritrovamento di altri due cadaveri.
"Temiamo che il numero delle vittime - ha detto il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla che ha partecipato ad una riunione del Coc a Civita - sia destinato a crescere ma si tratta di una valutazione che facciamo sulla base di quello che si è verificato. Riteniamo che nella zona ci fossero più persone perché l'area in questo periodo è molto battuta. Ci appelliamo alla collaborazione di tutti". La protezione civile calabrese ha messo a disposizione il proprio numero verde 88222211 per segnalare eventuali dispersi.
Appena scattato l'allarme sul luogo del disastro sono arrivati uomini e mezzi della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, del Soccorso Alpino del Pollino, dei carabinieri forestali, guardia di finanza. Il centro abitato è stato stretto da un cordone. Ed è iniziata l'attesa.
Una parte degli escursionisti sorpresi dalla piena del torrente è riuscita a mettersi in salvo su alcuni scogli e a poco a poco sono stati recuperati. Tra di loro anche una bimba in ipotermia che è stato portata nell'ospedale di Cosenza con l'eliambulanza.
Angoscia e apprensione nella piazza del piccolo comune arbereshe nel cuore del Pollino davanti alla sede della società "Raganello tour" che aveva organizzato un escursione per 15 persone. Le ricerche di quanti ancora mancano all'appello proseguiranno per tutta la notte. Sono arrivate due torri faro che illumineranno a giorno la zona del Ponte del Diavolo, una delle mete più battute dagli escursionisti teatro di questa assurda disgrazia.
"Sono circa settanta - ha detto il Capo della Protezione civile della Regione Calabria Carlo Tansi - le unità impegnate a setacciare a tappeto l'area interessata da questa immane tragedia. La vera incognita - ha aggiunto - è costituita dal numero dei dispersi di cui al momento non si ha piena contezza.
Quello che si sa è che le Gole a causa dell'acqua caduta copiosamente si sono saturate e hanno scaraventato le vittime anche a tre chilometri di distanza".
"Le ondate di piena nel torrente Raganello ci sono spesso d'inverno, ma non era mai capitato d'estate, quando il torrente è molto frequentato dai turisti", spiega Luca Franzese, responsabile del Soccorso Alpino della Calabria. Oggi, invece, afferma il soccorritore, l'ondata di piena è arrivata all'improvviso e il livello del torrente ha raggiunto "i due metri, due metri e mezzo. E - ricorda Franzese - era impossibile accorgersene perché in quel tratto non stava nemmeno piovendo".
Terribili le immagini che si sono presentate ai soccorritori.
Due ragazze, forse campane, sono state le prime ad essere portate al sicuro. Avevano vestiti lacerati ed erano in forte stato di shock. Anche la bimba in ipotermia è stata messa in salvo e portato in ospedale. Il sindaco di Civita ha convocato il Coc in Comune. La notte è ancora lunga.(ANSA)

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