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Funerali "blindati" per Gioffrè

Funerali "blindati" per Gioffrè

Sono stati celebrati all’alba di ieri, in forma strettamente privata, i funerali di Giuseppe Fabio Gioffrè, il 39enne ucciso sabato scorso a Seminara. Due giorni fa, infatti, il questore di Reggio Calabria aveva emesso provvedimento di divieto di funerali in forma pubblica per scongiurare che la celebrazione delle esequie potesse «rappresentare – fanno sapere fonti investigative – occasione per la commissione di azioni di rappresaglia o comunque iniziative illegali a tutela e garanzia dell'ordine e della sicurezza pubblica».

La decisione sarebbe stata presa nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, tenutosi mercoledì in prefettura a Reggio Calabria. In quella sede, i vertici delle forze di polizia e della magistratura hanno fatto un punto sulle indagini che riguardano l’agguato nel quale è rimasto ucciso Gioffrè e ferito un bambino di 10 anni. Indagini che stanno conducendo i carabinieri del Gruppo Gioia Tauro coordinati dalla Procura antimafia di Reggio Calabria. Poche le informazioni trapelate nei giorni successivi all’omicidio. I dati certi sono il numero dei killer, due, e i quattro colpi di fucile caricato a pallettoni che hanno ucciso il pregiudicato seminarese raggiungendolo alla testa.

I due assassini, secondo quanto appreso subito dopo l’agguato, avrebbero agito a piedi sfruttando il fatto che il terreno dove è stato ammazzato Gioffrè era molto lontano dal centro abitato fuggendo poi attraverso i campi.

Notizie positive giungono, infine, dal Grande ospedale metropolitano di Reggio dove è ricoverato il bambino ferito. Il piccolo, però, non avrebbe fornito agli inquirenti elementi utili alle indagini non avendo visto le fattezze dei due killer.(f.a.)

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