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Cade da tre metri e viene trafitto

Cade da tre metri e viene trafitto

Si allunga la scia di sangue causata dalle morti sul lavoro. L’ultima tragedia si è consumata ieri mattina a Borgia, dove si è verificato l’ennesimo incidente mortale sul lavoro. Orlando Danieli, 59 anni, operaio edile, ha perso la vita cadendo da una scala nel cantiere nel quale stava lavorando. La caduta è avvenuta da un’altezza di tre metri.

Nel precipitare, sarebbe stato trafitto da uno spuntone di ferro che, conficcandosi nel petto, non gli ha lasciato alcuno scampo. A nulla, infatti, è valso l’intervento sul posto dei sanitari del 118 e dell’elisoccorso, ripartito dopo la constatazione dell’avvenuto decesso dell’operaio edile, al quale non è stato possibile salvare la vita. Danieli stava lavorando, per conto di un’impresa edile locale, alla costruzione di un muro di contenimento, in località “Brisella”, finalizzato al consolidamento di un’abitazione privata. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Borgia, personale dello Spisal e il medico legale, dottor Guglielmo Cordasco per l’esame del cadavere. Da quanto è stato possibile appurare sulla dinamica dell’incidente, sembrerebbe che l’uomo, sprovvisto di imbracatura, abbia perso l’equilibrio, precipitando su uno dei piloni di ferro che generalmente vengono usati per realizzare l’armatura dei muri di cemento armato.

Sul luogo dell’incidente mortale, i rilievi di carabinieri e Spisal si sono protratti per diverse ore. Il cantiere è stato posto sotto sequestro dai carabinieri, in concomitanza con l’avvio delle indagini sull’incidente, mentre la salma del carpentiere è stata trasferita al reparto di medicina legale dell’ospedale di Germaneto, dove sarà eseguita l’autopsia, prima di restituire il corpo ai familiari, per le esequie.

La notizia della sua morte, avvenuta intorno alle 9.30, si è sparsa velocemente in tutta la cittadina, generando un sentimento di dolore e sgomento per una perdita che lascia un vuoto enorme nella famiglia di Danieli, sposato e padre di una ragazzina di 13 anni, ma anche fra tutti coloro che lo conoscevano e che lo ricordano come un uomo onesto, dedito al lavoro e alla famiglia.

Una tragedia che pone, purtroppo, ancora una volta, la questione della sicurezza sul lavoro, forse ancora troppo sottovalutata, come dimostrano i numeri che disegnano un quadro impietoso. Nei primi sei mesi del 2018, sono state già 469 le denunce di infortuni mortali sul lavoro, solo quattro in meno rispetto al 2017. La fascia più colpita è quella dei lavoratori over 50, proprio quella in cui ricade l’operaio edile borgese. Una morte su due, infatti, riguarda quella fascia, con un incremento, secondo i dati diffusi dall’Inail, di 31 casi, rispetto all’anno scorso. Dopo il Veneto, è la Calabria a registrare il maggiore aumento, con 12 casi in più rispetto al 2017.

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