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Addio a Rosy Ragno, vedova di Enzo Mirigliani

Addio a Rosy Ragno, vedova di Enzo Mirigliani

E’ morta questa sera all’età di 92 anni Rosy Ragno, vedova di Enzo Mirigliani. E’ morta nella sua abitazione di Roma, assistita dalle figlie, Rosaria e Patrizia, presidente di Miss Italia dagli inizi degli anni Duemila, quando ha raccolto l’eredità del concorso dal padre, scomparso il 26 settembre 2011. La signora Rosy ha seguito tutto il cammino di Miss Italia, fin dal 1959, anno in cui Enzo ha assunto la guida del Concorso, ma ancora prima, quando egli si occupò della manifestazione come agente del Trentino Alto Adige. Proprio a Trento, insieme, crearono un’affermata linea di moda che portava il loro nome. Quando Mirigliani conobbe Rosy, figlia di un funzionario di Polizia, era di ritorno dall’Africa settentrionale, dov'era andato nel 1940 con i gradi di sergente maggiore. Si sono sposati il 24 settembre 1947.

Lui aveva 30 anni, lei era più giovane. Arruolatosi volontario nell’Esercito, Enzo ebbe come sedi la Scuola di Motorizzazione di Bologna e poi la Sezione Automezzi di Trento, caserma "Cesare Battisti", detta degli alpini. Proprio a Trento, con la sua inseparabile moto, egli passava spesso sotto le finestre di Rosy: l’aveva vista nel giardino di Piazza Generale Cantore con la mamma, la signora Eugenia. La ragazza era sempre in bicicletta e sembrava che evitasse Enzo, ma via via ampliava sempre più il suo giro per avvicinarsi al punto dove lui era in postazione. Un giorno si presentò alla madre e le chiese se poteva fare una passeggiata con la figlia. Da allora un’unione interrotta solo dalla morte di Enzo Mirigliani.

"Se Rosy è stata gelosa non me l’ha mai detto esplicitamente - raccontava il patron di Miss Italia - Ma il motivo è semplice: l’ho sposata per amore e siamo sempre stati felici. E abbiamo due figlie splendide e un nipote, Nicola, che adoriamo. La mia vera miss, tra le migliaia di ragazze che ho visto in tanti anni, è lei. Le debbo anche molta gratitudine - diceva Enzo Mirigliani - poichè la mia attività mi ha portato spesso lontano dalla famiglia, ma lei mi è stata ugualmente sempre vicina e mi ha aiutato a superare i momenti di difficoltà. Se il concorso è arrivato così avanti nel tempo, lo si deve anche a lei".

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