E' un mare di denaro quello che lascia i canali dell’economia del territorio per inserirsi in quelli ambiziosi ma molto rischiosi del gioco legale, tra macchinette mangiasoldi e lotterie. I dati presentati appena qualche giorno fa alla Camera dei deputati relativi al database realizzato dal gruppo Gedi “L’Italia delle slot” sono allarmanti: 95 miliardi di euro “bruciati” alle macchinette nel solo 2016. Incrociando i numeri forniti dall’Istat per la popolazione, dal ministero dell’Economia per il reddito e dai Monopoli di Stato per le giocate è stato realizzato un contenitore pieno di dettagli in grado di fornire un quadro molto preciso, comune per comune.
In Calabria la situazione non sembra discostarsi dall’andamento nazionale e, anzi, va a creare ulteriore preoccupazione anche per gli interessi della ‘ndrangheta in un settore ritenuto utile anche per riciclare denaro proveniente da attività illecite; senza dimenticare le possibili conseguenze sociali causate dalla ludopatia. Stupisce sicuramente il dato di quei centri dove il reddito pro capite è piuttosto basso ma nonostante tutto si spendono interi capitali.
Sono ovviamente i cinque capoluoghi di provincia a occupare le prime posizioni della classifica regionale.
I dettagli potete leggerli nell'edizione cartacea di oggi
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