In questi giorni in cui è aperto il dibattito sullo scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose emerge uno spaccato inquietante su quanto la misura dall'anno della sua introduzione (era il lontano 1991) abbia interessato la Calabria.
Su oltre 290 decreti decisi dal governo sono ben 100 i consigli comunali calabresi azzerati per presunti condizionamento della ’ndrangheta. Solo la Campania ha fatto peggio con 104. Di questi 100 solo 9 municipi hanno visto ritornare in sella sindaci e giunte a seguito di ricorsi presentati dal tribunale amministrativo regionale del Lazio conti con conseguente annullamento del provvedimento di scioglimento. Si tratta dei comuni di Sant'Andrea apostolo dello Ionio, Botricello, Monasterace, Bagaladi, Africo, Joppolo, Amantea, Cirò Strongoli.