A decidere sarà Palazzo Chigi. I destini della sanità calabrese, del commissario Scura e delle aspirazioni del presidente Oliverio a riprendersi la gestione del “comparto salute” tornano nelle mani del Governo, oggi guidato da Paolo Gentiloni. Al premier e al suo esecutivo la ministra Beatrice Lorenzin trasmetterà le doglianze e le istanze che il Governatore calabrese, forte di un documento sottoscritto da 350 sindaci, le ha espresso sulla fine del commissariamento, ma anche i dati (ben diversi da quelli forniti da Oliverio) sull’attuazione del Piano di rientro e sul miglioramento dei livelli di assistenza che lo stesso Scura ha consegnato al capo di gabinetto della ministra, Giuseppe Chiné.
Il commissario infatti non ha avuto il previsto incontro con Lorenzin, che dopo aver ricevuto Oliverio ha dovuto lasciare la sede ministeriale. Nessuna promessa ad alcuno, dunque, né benservito ad altri. L’“atto interruttivo” che aveva invocato Oliverio minacciando di incatenarsi non c’è stato. Tutto sarà deciso altrove. Più che dai tavoli ministeriali, dalle esigenze della politica in “assetto” preelettorale.
«Ho ribadito - riferisce Oliverio sull’incontro con la Ministra - le mie forti preoccupazioni condivise dalla quasi totalità dei sindaci calabresi circa la grave condizione in cui versa il Servizio sanitario calabrese. I dati certificati anche dal Tavolo dei ministeri vigilanti (Mef e Ministero della Salute) la scorsa settimana, sono la conferma dei risultati fallimentari di 7 anni di commissariamento». Oliverio ritiene inaccettabile il rischio di ulteriori tassazioni per coprire nuovi debiti e di un nuovo blocco delle assunzioni di medici e paramedici. «Il Ministro Lorenzin - ribadisce - ha condiviso le nostre preoccupazioni ed ha assunto formale impegno di relazionare sulla grave situazione della sanità calabrese al Consiglio dei Ministri».
Oliverio, che considera imprescindibile e doveroso assumere un atto interruttivo (cioè: interrompere la gestione Scura, chiede un tavolo di rinegoziazione del piano di rientro con l’obiettivo di consentire anche alla Calabria di garantire i livelli essenziali di assistenza e il rientro dal debito. Dell’evoluzione del confronto con il Governo, Oliverio terrà costantemente informata la Conferenza dei Sindaci calabresi.
Di tutt’altro tenore il breve dossier che Scura ha lasciato al capo di gabinetto della Lorenzin. Vi si afferma, tra l’altro, che Oliverio «sa bene che il commissariamento non può essere superato se non a certe condizioni, non è al corrente dei dati recenti su mobilità passiva, disavanzo 2017 e Lea». E ancora: «Ha premiato i direttori generali senza aver loro impartito gli obiettivi e senza aver utilizzato quelli che gli stessi direttori generali avevano sottoscritto con la struttura commissariale nel febbraio-marzo 2017». Ma un dato è particolarmente inquietante.
Secondo Scura «è stato svuotato il fondo sociale e ora si cerca di addebitarne la quota alla sanità; ora c’è il rischio che sia utilizzata la sanità per coprire i buchi di tutte le strutture del sociale».