"La droga del combattente sequestrata a Gioia Tauro e destinata alla Libia rivela che dopo l'operazione del maggio scorso nel porto di Genova che ha consentito di sequestrare 37 milioni di pastiglie dello stesso stupefacente le organizzazioni criminali hanno cambiato scalo per importarla". A parlare è Renzo Nisi, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Genova, che spiega: "Noi ci insospettimmo perché quei medicinali sulle bolle di accompagnamento venivano spacciati per copertoni o giocattoli ed erano destinati ad aziende libiche di cui non è stato comprensibile capire la ragione sociale. Che lo stupefacente fosse destinato ai terroristi dell'Isis o a finanziare le attività degli stessi lo hanno confermano anche fonti di intelligence americane. I farmaci a base di Tramadol in India e in Pakistan sono prodotti a bassissimo costo. In Libia, ci risulta, ogni pastiglia viene venduta a 2 dollari. Sono usate da combattenti, terroristi, ma non solo, perché abbassano o sopprimono la soglia della fatica. Per avere un effetto bisogna assumerne 4 o 5 al giorno. Queste pillole possono essere anche utilizzate come merce di scambio".
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