«La terra dimenticata»: così il grande archeologo Paolo Orsi definiva l’area ionica della Calabria. Un’area rimasta a lungo isolata nel più ampio sistema di collegamenti viari e ferroviari immaginati nel secolo scorso per il Mezzogiorno. Una linea ferrata vetusta e inadeguata e la vecchia Statale ionica incuneata nella vita di decine di paesi hanno fatto da corollario e sfondo alla vita delle popolazioni nate nel cuore dell’antica Magna Grecia. Ora, seppur lentamente, le annose disfunzioni e le “distrazioni” istiituzionali, stanno per essere sanate. Si è lavorato e si lavora al potenziamento e ammodernamento dei tratti ferrati e, soprattutto, s’intravede il completamento della Ss 106 e delle direttrici di collegamento. L’ha annunciato l’Anas tenendo fede ad un impegno pubblicamente assunto nel recente passato sia dal presidente Gianni Vittorio Armani che dal ministro Graziano Delrio.
Il consiglio d’amministrazione dell’azienda ha infatti approvato il progetto definitivo del secondo tratto, di circa 18 km, relativo al terzo megalotto della 106 ionica, per un investimento complessivo di oltre 958 milioni di euro. L’intero “megalotto 3” prevede un investimento complessivo di 1.234 milioni di euro e rappresenta l’anello mancante per il raggiungimento di un sistema integrato tra il corridoio adriatico, jonico e tirrenico. Infatti, si snoda dall’innesto con la statale 534 fino a Roseto Capo Spulico per circa 38 km, a doppia carreggiata, e si configura come uno degli elementi cardine nel progetto di trasformazione del corridoio jonico in un’infrastruttura stradale di grande comunicazione con funzione di collegamento dei litorali ionici della Calabria, della Basilicata e della Puglia. «Come già annunciato a settembre in Calabria - ha dichiarato il presidente dell’Anas, Armani - procediamo con la seconda approvazione che garantirà la realizzazione di un collegamento stradale di fondamentale importanza per l’intero versante jonico. La nuova infrastruttura ottimizzerà la mobilità dell’area, aumentando la velocità media di spostamento, riducendo il tempo di viaggio, conseguendo un risparmio nei consumi di carburante e una diminuzione delle emissioni inquinanti e favorendo il turismo nel territorio. Tutti questi fattori innescheranno rilevanti benefici socio-economici in favore della regione Calabria.»
L’opera interessa i Comuni, in provincia di Cosenza, di Cassano allo Jonio, Francavilla Marittima, Cerchiara di Calabria, Villapiana (nel tratto dei primi 18 km); Trebisacce, Albidona, Amendolara e Roseto Capo Spulico (nel secondo tratto). Lungo il tracciato del terzo megalotto saranno realizzati 6 svincoli: Sibari, Cerchiara di Calabria - Francavilla, Trebisacce sud, Albidona - Trebisacce Nord, Roseto sud e Roseto nord; 3 gallerie naturali per una lunghezza complessiva di 4,8 km; 8 gallerie artificiali per 3,5 km; 17 tra ponti e viadotti per una lunghezza complessiva di 6,2 km.
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