Catanzaro
Sacal ha acquisito ufficialmente dall'Enac il “Tito Minniti” di Reggio e lunedì prossimo il “Sant'Anna” di Crotone. E dopo aver fatto atterrare la compagnia Blue Panorama sullo Stretto, il presidente sta trattando per Crotone con la Austrian Airlines, l'ex compagnia di bandiera austriaca acquisita dal colosso tedesco Lufthansa. «Di tutto questo noi del Cda non sappiamo nulla, apprendiamo tutto grazie a voi della stampa», dice con amarezza Renato Caruso alla Gazzetta del Sud.
Da mezzo secolo il suo gruppo industriale si occupa soprattutto di produzione di flipper e calcio balilla, prima del digitale, poi di slot machine. Il suo primo cliente in Europa è Lottomatica. Ma con i suoi figli Davide e Adele, l’azienda è nel business dell’edilizia e dell’immobiliare in Spagna e nel Nord Italia.
Caruso è lametino, ha 73 anni, ma da tempo vive a Firenze. La produzione di macchinette mangiasoldi però rimane nell’area industriale lametina. Si parla di lui solo dopo la sua scalata nella società che gestisce l’aeroporto di Sant’Eufemia. Alla fine dell’anno scorso ha creato Lamezia Sviluppo con un vecchio socio di Sacal, l’imprenditore lametino Nino Tripodi, ed h acquisito il 23% delle azioni versando 3,2 milioni di euro. Ma il mese scorso ha rincarato la dose con un altro milione, sfiorando il 30% delle azioni.
«I comuni di Reggio e Crotone forse stanno spingendo per entrare nel capitale sociale, ma non possono farlo ammesso che abbiano i soldi. L’offerta pubblica d’acquisto lanciata da De Felice è illegittima», sostiene. Convinto che un solo aeroporto in Calabria possa bastare, e quello di Lamezia è baricentrico.
«Vista la fine che hanno fatto quegli scali non mi fiderei granchè. Ma quando di mezzo c’è la politica non si combina niente. Oliverio sta solo tentando di fare propaganda a Reggio e Crotone perchè scaduto il suo mandato gli resta solo da candidarsi al parlamento europeo».
Secondo l’imprenditore c’è un disegno per indebolire Lamezia a tutto vantaggio di Reggio. «L’aeroporto dello Stretto non potrà mai crescere per la sua posizione: è pericoloso per le operazioni d’atterraggio e decollo, e poi i messinesi preferiscono il più vicino scalo di Catania che è il meglio collegato della Sicilia. Chi glielo fa fare a perdere tempo sul traghetto?».
Caruso insiste sul rafforzamento dell’aeroporto lametino e dell’area centrale della Calabria: «Presto chiederò un incontro col sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, le due città devono fare massa critica per rafforzarsi. Dovrebbe collaborare anche il sindaco lametino Paolo Mascaro, ma è terrorizzato che la commissione d’accesso antimafia possa sciogliere in anticipo il consiglio. Ecco perchè il suo rappresentante nel Cda, l’ingegnere Manlio Guadagnuolo, ha firmato per l’affidamento di tutte le deleghe al presidente De Felice. Ma credo che il consigliere l’abbia fatto contro la sua volontà».
Sui conti della società aeroportuale calabrese: «È malmessa, lo sappiamo tutti. Credo che ci sia una passività che s’aggira intorno attualmente intorno ai 4 milioni di euro, se non di più. Il problema è che non ci fa vedere i bilanci, pur essendo nel consiglio d’amministrazione». Infine si pente: «Non avrei mai detto sì all’avvicendamento di De Felice, avevo pensato a una ventata di legalità che avrebbe fatto bene alla Sacal. Non avrei mai immaginato una sua chiusura totale della serie “faccio tutto io”. Ho commesso un errore gravissimo. Ma adesso è cominciata la guerra, perchè quest’azienda nonostante le perdite può ancora rinascere».(v.l.)