Confermato per questa mattina l’inizio delle operazioni di trasferimento dei cittadini extracomunitari presenti nell’area industriale nel nuovo attendamento di San Ferdinando. Si apre infatti la nuova ed attrezzata tendopoli realizzata dalla Regione sulla base di specifiche iniziative di coordinamento disposte dalla Prefettura di Reggio. Anche ieri il Capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi ha visitato la struttura e subito dopo si è recato al Municipio dove, d’intesa col sindaco di San Ferdinando Andrea Tripodi, ha fatto il punto della situazione in vista di questo importante impegno. Si scrive così finalmente l’ultima pagina (per ora) di un lungo iter burocratico avviato col protocollo operativo sottoscritto il 19 febbraio 2016 tra la Prefettura, la Regione, la Provincia di Reggio , la Croce rossa italiana, i Comuni di San Ferdinando e di Rosarno, la Caritas diocesana di Oppido-Palmi e gli Organismi umanitari Emergency e ME.D.U. volto al graduale superamento e smantellamento della vecchia tendopoli di San Ferdinando, nelle more dell’attuazione delle iniziative volte a favorire l’integrazione abitativa dei lavoratori migranti. Come annunciato dalla stessa Prefettura «la nuova struttura ospiterà 550 lavoratori stranieri ed è il frutto di un nuovo progetto di attendamento, fortemente voluto dal prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, dotato di tutte le opere di urbanizzazione primaria (reti idriche e fognarie, impianti di illuminazione ed aree servizi comuni) e in grado di offrire servizi in ottimali condizioni igieniche e di sicurezza (vigilanza, cucina, pulizia, lavanderia, raccolta differenziata, ecc..); inoltre, il nuovo attendamento è opportunamente delimitato ed è stato munito anche di impianti di videosorveglianza e di rilevazione di presenza». «Parallelamente all’apertura di tale struttura – fa sapere la Prefettura – saranno smantellate le tende del ministero dell’Interno presenti nell’attuale tendopoli, al fine di evitare che le stesse possano costituire improprio ricovero per quegli immigrati che durante l’inverno scendono nel territorio della piana di Gioia Tauro per la campagna agrumicola». Come già anticipato dal prefetto Michele di Bari, nel corso di uno dei suoi numerosi sopralluoghi sul cantiere della nuova struttura, sono state avviate concrete interlocuzioni con i sindaci dei comuni della Piana, per individuare anche soluzioni finalizzate ad un’accoglienza diffusa degli immigrati. Sarà un commissario straoridnario a gestire il sito.