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Sanità, in Calabria
1.495 assunzioni

Sanità, in Calabria 1.495 assunzion

Finalmente ci siamo. Sono stati pubblicati tre nuovi decreti del commissario Massimo Scura che sbloccano le assunzioni in ospedali e aziende sanitarie. E si tratta di numeri importanti: complessivamente 1.495 posti spalmati sull’intero territorio regionale.

I tre nuovi decreti revocano i precedenti e chiudono un iter costellato dalle polemiche. Negli ultimi cinque mesi non si è fatto che parlare della mancata pubblicazione del famigerato (e adesso revocato) decreto 50, con tanto d’inchiesta della Procura della Repubblica. Adesso è giunta l’ora di voltare pagina, concentrandosi sul percorso delineato dal commissario Scura per giungere concretamente alle assunzioni. «Nelle more dell’espletamento delle procedure di reclutamento autorizzate – si legge nel decreto 111 pubblicato ieri – ai fini del mantenimento degli standard assistenziali e per garantire i Livelli essenziali di assistenza, nonché al fine di assicurare il rispetto della normativa comunitaria in materia di orario di lavoro, vengono prorogati o rinnovati i contratti di lavoro a tempo determinato attualmente in corso».

I tre nuovi decreti portano le firme sia di Scura che dei dirigenti generali e di settore del dipartimento regionale Tutela della Salute, Bruno Zito e Armando Pagliaro. E riepilogano, fra l’altro, la lunghissima trafila piena zeppa di riunioni tecniche tra Roma e Catanzaro per far quadrare il cerchio dal punto di vista tecnico.

Nel dettaglio, il decreto 111/2017 prevede 1.175 nuove assunzioni: 795 subito e 380 da stabilire con successivo decreto (così come «la definizione del fabbisogno di personale correlato alla riorganizzazione della rete ospedaliera e di emergenza urgenza, approvata con il Dca 64/2016, a seguito della validazione della stesso da parte del Tavolo ex Dm 70»), il 112/2017 di assunzioni ne prevede invece 147, mentre il 113/2017 autorizza 136 + 37 immissioni negli organici di aziende ospedaliere e sanitarie calabresi.

Via libera anche ai nuovi primari: sempre con il decreto 111 le aziende ospedaliere vengono autorizzate all'espletamento delle procedure a evidenza pubblica per l'affidamento di 39 incarichi di direttore di struttura complessa. Ciò significa che nel caso delle aziende che hanno già incardinato il percorso selettivo (come l’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro) si potrà immediatamente procedere con le nomine dei vincitori.

Sui tempi delle assunzioni, Scura invita i direttori generali delle varie aziende «a concludere, mediante l’approvazione della graduatoria finale di merito, tutte le procedure di selezione entro i termini previsti dalla normativa vigente», precisando che «il mancato rispetto di tale termine costituirà oggetto di apposita valutazione da parte della struttura commissariale».

Con cadenza mensile dovrà essere inviata al commissario una ricognizione sulle assunzioni effettuate «a qualsiasi titolo», prioritariamente in esecuzione dei precedenti decreti non revocati e non ancora portate a termine e poi di quelle programmate con i provvedimenti di ieri. I dg vengono pure incaricati affinché si «preveda, nell’ambito dell’equilibrio economico-finanziario, che l’incremento della spesa derivante dall’assunzione del personale, trovi copertura nel proprio bilancio aziendale, anche mediante l’utilizzo dei risparmi programmati su altre voci di costa (consulenze, collaborazioni, interinale e altre prestazioni di lavoro sanitarie e non sanitarie, acquisti di servizi sanitari)».

Un giro di vite stringerà inevitabilmente il fenomeno del precariato, «favorendo – si legge sempre nel decreto 111 – la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato e la realizzazione di azioni strutturali interne a vantaggio una maggiore stabilità». Tra le prescrizioni impartite da Scura, infine, il taglio dell’affidamento di servizi all’esterno: all’assunzione di oss corrisponderà per le Asp di Cosenza e Crotone e per l’Azienda ospedaliera di Cosenza «una riduzione numerica di circa 113 unità nella fornitura di servizi sanitari da parte di società esterne».

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