Sostituzione del commissario ad acta? Avviata la procedura

CATANZARO

Il "Tavolo Adduce", luogo di confronto e di verifica sullo stato di attuazione del Piano di Rientro della Sanità calabrese istituito tra Regione, Struttura Commissariale e ministeri affiancanti (Salute ed Economia), ha deciso di avviare la procedura «in materia di sostituzione del commissario ad acta per la non realizzazione degli atti indicati nel Piano di rientro e nel mandato commissariale e per difficoltà in sede di verifica e monitoraggio nell'attuazione del Piano».

E' quanto si legge nel verbale redatto a chiusura della riunione del 20 giugno scorso. E', evidentemente, l'epilogo dello scontro che in quella sede si era verificato tra lo stesso Scura e i dirigenti delle Direzioni generali dei due Dicasteri. Una situazione di frizione nata nell'aprile scorso quando a causa della mancata pubblicazione del decreto 50 riguardante le assunzioni di personale per il sistema sanitario regionale si è avvertita una forte divaricazione delle posizioni circa la legittimità del decreto, carente della firma del sub commissario Andrea Urbani. Un decreto assolutamente legittimo secondo Scura; di avviso contrario i ministeri.

La situazione sembra ora precipitare, pur se dovrà essere il Consiglio dei Ministri a decidere. Siamo dunque all’ultimo atto della gestione Scura della sanità calabrese cominciata nel marzo 2015? La palla ora, grazie al famoso “emendamento De Luca” passa al presidente della Regione Mario Oliverio?

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