"Dopo l'iniziativa di domenica a Locri e il protocollo d'intesa sottoscritto lo scorso anno tra Csm e Miur per promuovere la cultura della legalità e l'impegno antimafia, il prossimo 21 aprile, come Consiglio rinnoviamo il nostro impegno con un segnale concreto di presenza dello Stato sul territorio. Saremo a San Luca (Reggio Calabria), nel luogo simbolo della 'ndrangheta". Ad annunciarlo il consigliere del Csm Luca Palamara. "Insieme a numerose autorità del mondo istituzionale, della cultura e dello spettacolo, con il ministero dell'Istruzione, le Pari Opportunità, la Prefettura di Reggio Calabria e la Nazionale Cantanti accenderemo le luci su questo territorio e da qui sul contrasto a tutte le mafie", ha detto Palamara, che introducendo il tema in Plenum, ha espresso indignazione per le scritte apparse sui muri del vescovado di Locri e "la necessità di riflettere sui disagi di questa terra". "Il Csm - ha detto poi il vicepresidente Giovanni Legnini - esprime piena e convinta solidarietà e sostegno a Don Ciotti, a Libera nonché ai magistrati, alle forze dell'ordine e a tutti i cittadini che si battono in Calabria e in Italia contro le mafie. E il più fermo sdegno per le gravi scritte apparse sui muri di Locri. Come Consiglio siamo in prima linea per la diffusione della cultura della legalità e nella lotta contro la criminalità organizzata".
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