Calabria

Martedì 26 Novembre 2024

La faccia sporca della Calabria Montagne di rifiuti nelle spiagge

La faccia sporca della Calabria Montagne di rifiuti nelle spiagge

Catanzaro

La jonica batte la tirrenica, ma non è un primato di cui vantarsi. Bocciata in tronco è tutta la Calabria, assolutamente incapace di valorizzare i beni naturali. Alla faccia di campagne promozionali e inviti a villeggiare sulle coste, la depurazione è un nodo irrisolto nella colpevole indifferenza di troppi Comuni. I controlli sui corsi dei fiumi - che sversano in mare di tutto - restano incredibilmente una chimera, salvo poi ricordarsene e lamentarsi in piena stagione estiva. E adesso, a completare il quadro, saltano fuori i dati dell’Arpacal a conclusione del censimento biennale dei rifiuti spiaggiati.

Nella tirrenica sono stati conteggiati 11mila 502 ritrovamenti a fronte dei 5mila 882 della jonica. La maggior parte dell’immondizia, rispettivamente il 90% sul Tirreno ed il 76% sullo Jonio, è di materiale plastico e, in particolar modo, buste per la spesa, buste per l’immondizia, ma anche cannucce, posate e piatti di plastica, anelli di plastica di tappi di bottiglia e lattine, e diversi tipi di contenitori per alimenti. A seguire, ma molto distanziati, oggetti in vetro e ceramica, carta e cartone, metallo e gomma.

Dal 2015 al 2017 sono state monitorate sei spiagge, di cui tre sul versante jonico e tre sul Tirreno: Cassano allo Ionio (foce fiume Crati), Crotone (foce fiume Neto), Roccelletta di Borgia (foce fiume Corace), Gioia Tauro (foce fiume Petrace), Vibo Marina (zona porto) e Cetraro (zona sotto Castello). Le spiagge di riferimento sono monitorate 2 volte l’anno (primavera e autunno), mantenendo uno stacco temporale di circa 6 mesi tra un campionamento e l’altro; ogni spiaggia è suddivisa in tre unità di campionamento da 33 metri di lunghezza ciascuna. Censiti e conteggiati tutti gli elementi visibili sull’arenile di dimensioni superiori a 2,5 cm.

Per quanto riguarda lo Jonio, la quantità di rifiuti spiaggiati è risultata compresa tra un minimo di 135 (Crotone, autunno 2016) e un massimo di 1.873 (Roccelletta di Borgia, primavera 2016); sul versante tirrenico la forbice va da un minimo di 261 (Cetraro, 2017) e un massimo di 4.150 (Vibo Marina, primavera 2016).

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