Calabria

Giovedì 01 Maggio 2025

Omicidio Romeo, pentito cita i Marando

tribunale torino

L'omicidio di Roberto Romeo, odontotecnico ucciso nel 1998 a Rivalta (Torino) per quella che secondo gli investigatori fu una faida di 'ndrangheta, venne architettato per interesse della famiglia dei Marando. E' quanto ha detto ai giudici della Corte d'Assise d'appello di Torino, secondo quanto si è appreso, un nuovo collaboratore di giustizia, Domenico Agresta, 28 anni, che ha testimoniato su richiesta della procura subalpina. L'udienza si è svolta a porte chiuse. Nel processo per l'omicidio Romeo è imputato Domenico Marando, che era stato condannato come uno dei mandanti a trent'anni di carcere. La Cassazione però aveva annullato la sentenza, ordinando un nuovo passaggio in appello, affermando che il suo ruolo non era stato adeguatamente chiarito. Agresta ha spiegato di avere riportato quanto sentiva dire nella propria cerchia familiare. Nel quadro della sua collaborazione con gli inquirenti, Agresta ha parlato anche dell'omicidio del procuratore torinese Bruno Caccia, avvenuto nel 1983. Le sue dichiarazioni hanno portato la procura di Milano a indagare (a piede libero) come uno dei presunti esecutori del delitto Francesco D'Onofrio, ex militante di Prima Linea, che però, interrogato nei giorni scorsi, ha respinto ogni coinvolgimento.

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