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Il saccheggio dei fondi Ue
destinati all'agricoltura

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Continuano a venire a galla casi di indebita erogazione e percezione di contributi comunitari per il sostegno dell’agricoltura calabrese. A farli emergere è la magistratura, nella fattispecie contabile. È fresca di deposito la sentenza della Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale per la Calabria, che disvela un meccanismo perverso in grado di intercettare oltre due milioni di fondi Ue. Funzionari dell’organo pagatore Agea e della Regione - recita la sentenza - hanno «fattivamente contribuito a erogare somme a privati percettori che, pur non avendo presentato alcuna domanda di finanziamento, hanno messo a disposizione di un’organizzazione i propri conti correnti bancari per consentire il transito del denaro proveniente dalle percezioni indebite; agli accreditamenti sono seguite repentinamente operazioni bancarie, volte a drenare il provento illecito senza consentirne la tracciabilità». In relazione a queste condotte la Corte dei Conti ha condannato 21 soggetti (17 percettori e 4 funzionari) al pagamento, in favore dell’Agea, delle somme per ciascuno indicate per un totale di 2,3 milioni di euro.

Nell'edizione cartacea l'approfondimento con i nomi dei soggetti condannati

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