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Aeroporti inefficienti e poco accessibili

Aeroporti inefficienti e poco accessibili

Premiato lo sforzo della Sacal per gli investimenti nell'aeroporto di Lamezia Terme; neppure presi in considerazione quelli negli scali di Reggio e Crotone per in quali è in corso all’Ente Nazionale di Aviazione Civile la procedura di gara per la concessione totale.

Nel primo report dell'Enac del 2017 sullo stato degli investimenti viene fuori in quadro opaco delle infrastrutture in Calabria: scarsa specializzazione, poca accessibilità e inefficienza.

«Gli aeroporti del bacino di traffico della Calabria hanno registrato – si legge nel documento reso pubblico nei giorni scorsi – nel 2015 un traffico di circa 3 milioni di passeggeri, concentrati quasi esclusivamente sullo scalo di Lamezia Terme (2,3 milioni). Negli ultimi dieci anni è stata registrata per l’aeroporto di Lamezia Terme una crescita pari ad un tasso medio del 6% annuo, che ha portato quasi al raddoppio del numero dei passeggeri nel periodo considerato. Negli ultimi anni, il traffico sullo scalo lametino è stato prevalentemente costituito dalla componente nazionale (83%), con destinazione prevalente Roma Fiumicino. Il traffico cargo presso il medesimo aeroporto non può dirsi sviluppato e i dati osservati nell’ultimo decennio evidenziano un calo delle tonnellate movimentate pari al 3%, con un tasso medio annuo di decrescita del 7%. La distribuzione del traffico nel bacino della Calabria, pur in presenza di tre scali ben distribuiti sul territorio, non presenta una sufficiente specializzazione». Questo vuol dire che Reggio e Crotone sono solo satelliti del bacino di Lamezia con dati di traffico irrilevanti nello scacchiere regionale.

Quindi Enac analizza lo scenario futuro indicando implicitamente anche le possibili azioni da intraprendere: «Le prospettive di sviluppo, in ragione del quadro di riferimento europeo delineato in precedenza, portano a ritenere che il bacino di traffico della Calabria potrebbe generare una domanda di circa 5 milioni di passeggeri/anno all’orizzonte temporale del 2030. L’insufficiente accessibilità ai poli di interesse turistico e alle aree interne, gli eccessivi tempi di viaggio e l’inefficienza dei sistemi di trasporto, soprattutto in chiave di interscambio, determinano una perdita di competitività delle imprese ed in generale dell’intera economia delle aree del Sud, anche in termini di attrattività turistica e commerciale».

Infine nel report redatto da Enac viene ricordato che: «La maggiore criticità è rappresentata dalla scarsa accessibilità ai poli aeroportuali da parte dell’utenza, misurabile in tempi eccessivi di percorrenza e carenti livelli di servizio negli spostamenti. Ad un’adeguata dotazione aeroportuale non corrispondono sul territorio adeguati nodi di collegamento, condizione che limita la potenzialità di sviluppo degli scali».

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