Calabria

Venerdì 22 Novembre 2024

Sequestrate in Colombia 8 tonnellate di cocaina

Sequestrate in Colombia 8 tonnellate di cocaina

Otto tonnellate di cocaina sono state sequestrate in Colombia nel corso dell'inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dalla Guardia di finanza. Altri sequestri, nell'ordine di 60-100 chili per volta, sono stati effettuati in Italia ed in Europa. "L'operazione - ha detto il capo della Dda catanzarese Nicola Gratteri - conferma il rapporto privilegiato della 'ndrangheta con i narcos sudamericani con accordi in cui i ruoli si mischiano, e la grande capacità di gestire la vendita in molte regioni".

"Questa operazione - ha detto ancora Gratteri - è importante non solo per la quantità di droga che l'organizzazione era in grado di importare ma anche per la rete di vendita costituita in Italia e che coinvolgeva una decina di regioni, tra le quali anche Sicilia e Campania dove pure è presente una forte criminalità organizzata. Le cosche di 'ndrangheta hanno mostrato ancora una volta una grande solidità finanziaria". Lo stupefacente arrivava in Italia prevalentemente attraverso i porti di Gioia Tauro, Genova e Napoli. L'epicentro dell' organizzazione era in provincia di Vibo Valentia. Al momento, dei 54 fermi ne sono stati eseguiti 43.

Ammonta a circa un miliardo e 600 milioni di euro il valore delle 8 tonnellate di cocaina sequestrate in Colombia nell'ambito delle indagini della Guardia di finanza e coordinate dalla Dda di Catanzaro che stamani hanno portato al fermo di 54 presunti componenti un'organizzazione riconducibile a cosche della 'ndrangheta del Vibonese e della piana di Gioia Tauro, nel Reggino. Una perdita economica più che rilevante, sottolineano gli investigatori, che va ad aggiungersi a quelle inflitte con il sequestro di beni valutati 8 milioni di euro. La partita di cocaina, contrattata dalle cosche con i "Cartelli Sudamericani", è stata intercettata quando era già stoccata e nascosta in una piantagione di banane in Colombia, non distante dal porto di Turbo. In Italia, nel porto di Livorno, la Guardia di finanza ha poi sequestrato il cosiddetto "carico di prova" consistente in 63 chilogrammi di cocaina pura, occultata all'interno di cartoni contenenti banane.

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