Impressionante il numero degli operatori della sanità autorizzati a fruire di limitazioni lavorative, esenzioni, congedi speciali, turni ridotti, permessi e mansioni ben diverse da quelle per le quali sono stati assunti. Dagli ultimi dati disponibili, che risalgono al 31 dicembre 2015, risulta che negli ospedali della Calabria (sia delle Aziende ospedaliere che delle Asp) la somma dei dipendenti con limitazioni lavorative e di quelli che usufruiscono dei permessi previsti dalla “legge 104”, raggiunge il 22% del totale dei dipendenti operativi. Tra le Aziende ospedaliere la più virtuosa, cioè con il minor numero di dipendenti con limitazioni lavorative, è quella di Reggio con l’8,8%, mentre la meno performante è il Pugliese-Ciaccio di Catanzaro con il 29,7%. L’Annunziata di Cosenza è sotto la media con il 18,8% mentre il policlinico Mater Domini è quasi nella media, con il 22,8%. Tra le Asp la più performante è Cosenza con il 13% mentre la maglia nera spetta all’Asp di Vibo con il 34,1% seguita da Catanzaro con il 30,5% e da Reggio, non più ultima, con il 29,5%. Sotto media l’Asp di Crotone con il 16,6%.
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