Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Calabria: redditi bassi e... seimila auto di lusso

Calabria: redditi bassi e... seimila auto di lusso

Più automobili di lusso che redditi. Una sproporzione che riguarda tutta l’Italia dove ci sono circa 269mila dichiarazioni Irpef sopra i 120mila euro all’anno ma le supercar circolanti sono quasi 350mila. Lo squilibrio interessa soprattutto la Calabria, che ha un primato: le automobili di lusso dei calabresi sono il triplo rispetto ai residenti ricchi.

Questo viene fuori incrociando i modelli Irpef del 2015 (sul 2014) e i modelli di sportive, fuoristrada e berlinone da 100mila euro in su. Si tratta di Ferrari, Aston Martin, Porsche e Lamborghini. Tutte concentrate tra lo Stretto ed il Pollino, dove il Pil risale a fatica con i ritmi da prefisso telefonico, e soltanto una persona su tre lavora. Lo dice l’Istat: nel Nord c’è il 48,8% di occupati, nel Sud il 33,2%. Il Pil italiano è diminuito del 4,1% degli ultimi quattro anni, mentre in tutto il resto dell’Europa a 28 è salito. Dietro l’Italia solo Grecia e Cipro con -9,8%.

Ma c’è di più. Nonostante siano in aumento gli ordini dei calabresi a Maranello, le imprese diminuiscono e nella regione continua ad esserci il costo del lavoro più basso.

Le aziende sono in crisi dal 2008 e non riescono a riprendersi, se non quelle agricole. La Calabria dal 2011 ad oggi esporta soltanto lo 0,1% di quanto l’Italia riesce a vendere all’estero ogni anno. Sempre ascoltando l’Istat, i beni esportati equivalgono a 374 milioni; regioni scarsamente industriali come il Molise e la Valle d’Aosta esportano pure lo 0,1% del prodotto italico, ma la prima per 491 milioni e la seconda per 606 milioni. Quindi nessuna parità numerica.

Può darsi che si faccia spazio il dubbio che le supercar si possano comprare con le pensioni. Anche qui risponde l’Istat con i numeri: quelle previdenziali, cioè di chi ha versato i contributi mentre lavorava, sono la metà di quanto ce ne sano al Nord; quelle assistenziali, cioè incassate senza versamenti preventivi, nel Sud sono superiori al Nord, con 12,5 miliardi a fronte di 9,6 miliardi. Le pensioni che in Calabria sono poco più di 754mila, mediamente ammontano a 9.700 euro l’anno. L’equivalente di un paio di tagliandi e un cambio gomme per una supercar.

Ma la realtà in Calabria è un vero paradosso. Perchè incrociando i dati dell’Agenzia delle Entrate con quelli dell’Automobile Club Italia emerge l’incongruenza tra le dichiarazioni Irpef più elevate (oltre i 120mila euro), che sono 2.047, e le macchinone che arrivano a 6.095. Secondo una tabella pubblicata sul “Corriere della Sera” ed elaborata dal ricercatore Elio Montanari, il rapporto tra il reddito da nababbi e le supercar in Calabria è il più alto col coefficiente 197,7, mentre il più basso per ironia della sorte è in Lombardia e Piemonte, dov’è concentrata l’Italia più produttiva (vedi tabella accanto).

Una situazione fuori controllo dal fisco che comunque riguarda anche altre regioni come Basilicata, Puglia, Umbria, Abruzzo e Trentino. Anche qui sembra ci sia un’alta concentrazione di “furbetti” con redditi reali assai superiori a quelli dichiarati. E poi non è detto che tutti quelli che firmano una dichiarazione Irpef da oltre 120mila euro abbiano una supercar che costa quanto guadagnano ogni anno.

Più equilibrata la situazione nel Lazio e in Liguria, dove evidentemente le auto di lusso non vanno tanto di moda. E chi produce redditi alti preferisce altri svaghi, lontani dal rombo dei motori. A questo punto però la Calabria dovrebbe pensare ad un circuito dove far girare tutti i suoi bolidi nascosti.

Caricamento commenti

Commenta la notizia