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L’autostrada è nuova ma i problemi sono vecchi

L’autostrada è nuova ma i problemi sono vecchi

La Calabria scivola improvvisamente nell’inverno siberiano. Crollo termico e neve nelle profonde vallate tra il Pollino e la Sila con le cime dei monti finalmente imbiancate. Fiocchi anche a Cosenza (più che altro spinti a valle dal vento), a Castrovillari, e persino sul mare, a San Lucido, a Paola, e a Guardia, sul Tirreno, e nei paesi dello Jonio. Vento forte, vento di maestrale e nevischio anche nel Catanzarese. Nel capoluogo (ieri sera, intorno alle 19) la neve ha cominciato a cadere coprendo in fretta i tetti e la vegetazione. Imbiancate anche Sersale e Cropani. Scenario natalizio naturalmente sulle vette dell’Aspromonte, quelle più alte che sembrano sfiorare il cielo. Il freddo è calato sulla Calabria dopo il sole e l’insolito caldo dei giorni scorsi che sembravano voler esorcizzare il generale inverno. Qualche fiocco è sceso anche in riva allo Stretto, giusto per non scontentare nessuno.

L’inferno è cominciato di notte con le prime precipitazioni che hanno fatto scattare l’allarme anche sull’autostrada del Mediterraneo, la nuova A2 che ha conservato, tuttavia, i vizi di sempre. Sì, perchè al calare delle temperature e del buio è stato avviato immediatamente il meccanismo di sicurezza che prevede chiusure anti-caos e il presidio costante di spazzaneve e spargisale su tutta la tratta (i primi hanno cominciato a sfrecciare, da un capo all’altro della zona “rossa”, col cielo ancora stellato). Del resto all’Anas vogliono evitare una nuova vergogna come quella che il 19 gennaio di quest'anno, per dieci lunghe ore, furono costretti a vivere migliaia di automobilisti che rimasero intrappolati nella neve, tra gli svincoli di Altilia e Cosenza, sull’A3. Un inferno che dal prossimo 4 aprile verrà ricostruito davanti ai giudici con due funzionari dell’Azienda per le strade sul banco degli imputati. E così le nuove disposizioni prevedono dispositivi di filtraggio agli svincoli del tratto montano (che comincia a Padula e finisce a Falerna) per impedire che sul nuovo (naturalmente come nome) asse autostradale si incamminino mezzi privi di catene o, in alternativa, di pneumatici invernali. Chi ne è sprovvisto non entra sulla Salerno-Reggio. E così, soprattutto nelle ore di punta, il caos è stato quello che si è formato davanti agli svincoli con i mezzi incolonnati davanti alla “dogana mobile” eretta da Anas e Polstrada per le operazioni di filtraggio.

Disagi inevitabile che la società autostradale aveva anticipato in una nota per spiegare come «in considerazione delle avverse condizioni meteorologiche sui tratti montani, tra gli svincoli di Cosenza ed Altilia Grimaldi e tra Frascineto e Lagonegro lungo la A2 “Autostrada del Mediterraneo” (ex A3 Salerno-Reggio), è attivo l’obbligo delle catene a bordo o pneumatici da neve tra Padula e Falerna. Anas e Polizia Stradale – sin dalla serata di mercoledì – coordinano le attività di filtraggio dei mezzi pesanti e dei veicoli leggeri sprovvisti di catene, con eventuali deviazioni di quest’ultimi sui percorsi alternativi, agli svincoli di Falerna e Sibari, in direzione nord, e agli svincoli di Lagonegro Nord e Tarsia Nord, in direzione sud. Come previsto dal piano neve concordato con le Prefetture e le Forze dell’Ordine competenti per territorio, sui tratti interessati dalle avverse condizioni meteo sono già operative le squadre di pronto intervento Anas». Fin qui la situazione sull’A2 (l’ex bistrattata A3). Difficoltà segnalate pure sulla viabilità interna dei centri montani. Ieri mattina, si circolava con estrema prudenza sulla Statale 107 al valico della “Crocetta”, tra San Fili e Paola, e nel trattato silano, quello che attraversa anche il territorio di San Giovanni in Fiore. Neve a Camigliatello, Lorica e sul Pollino.

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