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Regione, disco verde a bilanci e manovra

Regione, disco verde a bilanci e manovra

Disco verde del Consiglio regionale a tutti gli argomenti all’odg dell’ultima seduta dell’anno. Ultima, sia chiaro, per collocazione temporale e non per importanza, tenuto conto che l'aula di Palazzo Campanella nel primo giorno d’inverno era chiamata a pronunciarsi in relazione al bilancio di previsione 2017, a quello pluriennale 2017-2019, al collegato alla manovra finanziaria e alla legge di stabilità per l'anno che sta per iniziare. E ogni volta che il presidente Irto ha chiesto all'aula di pronunciarsi sul singolo punto, al voto favorevole del centrosinistra hanno fatto eco l'astensione di Ncd e il voto contrario del centrodestra.

Solo una volta il Consiglio ha votato all’unanimità. È accaduto nella parte finale della seduta quando è stata approvata una mozione che impegna il presidente Oliverio ad assumere tutte le iniziative tese a sospendere scelte strategiche nelle attività della struttura commissariale della Sanità fino alle nuove determinazioni del Consiglio dei ministri. È passata anche la legge “pro-aborto” redatta da Giudiceancrea, con i due emendamenti firmati dallo stesso consigliere del Pd.

Nella prima parte, i lavori sono scivolati via speditamente. Nell'arco di mezz'ora sono stati approvati la proposta di legge sull'istituzione della “Riserva naturale regionale delle Valli Cupe” e 4 degli 8 punti all’odg: rendiconto 2014 di gestione dell’Arcea; Piano di coesione Pac 2014-2020; Defr 2017-2019; Bilancio di previsione 2017-2019; riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze; collegato alla finanziaria 2017; Legge di stabilità 2017; Bilancio di previsione 2017-2019.

È toccato al vicepresidente con delega al Bilancio Antonio Viscomi tracciare le linee del Defr: «Siamo riusciti a portare in aula la manovra prima di Natale – ha evidenziato – e questo a conferma della proficua collaborazione tra Giunta e Consiglio. Ricordiamoci che attraverso il bilancio si può dare fondamento alla politica di un’amministrazione che si prefigge degli obiettivi da raggiungere. Per questo serve una rivoluzione culturale che faccia capire a tutti che il problema del singolo ente è un problema che si riversa sul tutto».

Viscomi ha aggiunto che la manovrà andrà a incidere su settori che presentano delle criticità, a cominciare da Calabria Verde e ha riassunto l'azione che la Regione vuole portare avanti nello slogan «meno costi, più controlli e maggiori tutele». Intervenendo nella discussione sulla Legge di stabilità, il governatore Oliverio ha riconosciuto l’ottimo lavoro svolto dall’assessore Viscomi, dal presidente della Commissione Aieta e dal dirigente del dipartimento Bilancio della Giunta De Cello: «Di fronte alla condizione drammatica della Calabria, espressa in termini di disoccupazione e povertà, con segni timidi di inversione di trend – ha affermato –, le risorse che abbiamo messo in campo dovranno essere mirate, accelerate nella operatività perchè occupazione e sistema economico possano trarne giovamento. Con l’1,1% registrato dal Pil calabrese sono riscontrabili timidi segnali di ripresa, ma sono tredici anni che il Pil regionale è in calo e di strada da fare ne abbiamo tanta».

Oliverio ha ricordato il finanziamento per le infrastrutture, oggetto della delibera Cipe, oltre ai risultati ottenuti nell’alta velocità per il collegamento anche nella provincia di Crotone e sulla situazione dell’aeroporto di Reggio ha messo in evidenza «il deficit di gestione ereditato dalle precedenti amministrazioni e gli interventi messi in campo per consentire il mantenimento del servizio». Nelle sei ore abbondanti di dibattito sono intervenuti (alcuni più volte) i consiglieri Bevacqua, Orsomarso, Sergio, Tallini, Guccione, Nucera, Nicolò, Esposito, Mirabello, Giudiceancrea, Romeo, Mangialavori, Scalzo, Ciconte.

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