
Le lacrime dei crotonesi si confondono con la pioggia. La rabbia è tanta come la consapevolezza di avere offerto una prova generosa che lascia spazio alla speranza di risalita in classifica.
La prima, storica vittoria nella massima serie a portata di mano. Che sarebbe stata clamorosa e meritata per una squadra che ce l’ha messa davvero tutta per fare bella figura. Dispiace e fa rabbia, in casa calabrese, vedere sfumare così un risultato importante e vitale. Con una prova d’orgoglio il Crotone strappa comunque un punto al “Franchi”, subendo il pari della Fiorentina solo nelle battute finali, dopo aver trovato il vantaggio con Falcinelli nella prima frazione.
Davide Nicola sa di giocarsi la panchina e schiera un Crotone propositivo ed a trazione anteriore. Difesa sperimentale, centrocampo muscolare e in attacco dentro sia Trotta, sia Falcinelli con Stoian jolly sulla corsia sinistra. Turnover anche per Paulo Sousa che lascia in panchina Borja Valero e Kalinic e schiera un 4-2-3-1 con Babacar punta centrale. La pioggia battente accoglie le due squadre in campo limitandone la manovra nei primi minuti. Tra le pozzanghere è la Fiorentina a fare la partita. Cordaz si distende sulla conclusione di Ilicic dalla lunga distanza (8’), poi smanaccia la botta violenta di Vecino (11’) e, infine, blocca in due tempi il sinistro velenoso di Tello (13’). Tutto questo sotto al diluvio e prima della sospensione di Gavillucci che al 18’ ferma tutto e manda le squadre negli spogliatoi. Si riprende dopo 50 minuti e soprattutto dopo oltre un quarto d’ora di ininterrotto lavoro di drenaggio degli addetti al campo.
La lunga pausa rigenera il Crotone che, al 24’, passa in vantaggio. Cross di Rosi dalla destra, Tatarusanu non trattiene la sfera e pasticcia, Falcinelli ci mette la punta del piede e beffa il portiere. Smaltito il colpo, la Fiorentina riprende a macinare gioco pur senza brillare, costruendo solo nel finale di tempo l’occasione per pareggiare, con il sinistro a giro di Ilicic disinnescato dall’attento Cordaz.
A inizio ripresa, subito la novità Kalinic per Paulo Sousa che passa al 3-4-3. La difesa rossoblù tiene, Ceccherini è insuperabile e Stoian si sacrifica in fase di copertura su Ilicic, il più attivo per i viola, pericolosi solo dalla lunga distanza con Ilicic (16’) e Badelj (20’). Sempre Cordaz è reattivo sulla traiettoria di Badelj sporcata da Ceccherini. La girandola dei cambi porta Nicola a scegliere Palladino e Paulo Sousa a togliere l’ex Bernardeschi, mai in partita.
Il Crotone controlla le intenzioni della Fiorentina che si lamenterà per alcune decisioni arbitrali. Come contro il Sassuolo, però, la squadra pitagorica rinuncia troppo presto a giocare esponendosi alle sfuriate dei viola, pericolosi con Ilicic e Tello, sui quali super Cordaz fa buona guardia. Nulla può, però, il portiere sulla zampata vincente di Astori, a cinque giri di lancette dal termine del match.
Memori del crollo al “Mapei Stadium”, i crotonesi stringono i denti e ringraziano ancora Cordaz, prodigioso sulle bordate di Zarate e Badelj. Al triplice fischio un sospiro di sollievo. La salvezza è ancora lontana, ma è un punto – il secondo in classifica – che fa morale.
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