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B&b irregolari e lavoro nero, Calabria al top

Guardia di Finanza

'Bed and breakfast', case vacanza e 'hotel de charme' totalmente sconosciuti al fisco, centinaia di milioni di merci contraffatte, frodi sui carburanti, lavoratori in nero sfruttati dal caporalato: sono i principali illeciti portati alla luce durante il periodo estivo dalla Guardia di Finanza, che promette, per voce del generale Giorgio Toschi, Comandante Generale, costanti "controlli serrati e rigorosi nei confronti di chi si pone al di fuori delle regole". Durante l'estate le Fiamme gialle hanno intensificato i controlli nelle principali località balneari, montane e nelle città d'arte a maggiore vocazione turistica. Eseguiti più di 1.300 interventi a contrasto degli affitti irregolari, anche online: 1.400 le violazioni riscontrate, con il conseguente avvio di più approfonditi accertamenti fiscali. Nell'area di Lignano Sabbiadoro la Guardia di Finanza di Udine ha passato al setaccio 10 agenzie immobiliari e 396 persone fisiche proprietarie di immobili, individuando oltre 1.000 unità locate in maniera irregolare o totalmente in nero, con un'evasione constatata, in materia di redditi di fabbricati, pari a oltre 5,5 milioni di euro e un'IVA evasa dalle agenzie immobiliari per 450.000 euro. Tra i casi più eclatanti scoperti, quello di un intero nucleo familiare che ha locato completamente "in nero" 33 appartamenti, ricevendo canoni per quasi 230.000 euro e di un singolo proprietario che, a fronte dell'affitto di 19 immobili, ha percepito redditi in evasione per 190.000 euro. A Viareggio i finanzieri hanno scoperto prestigiose dimore storiche e antichi casali lussuosamente arredati e dotati di ogni comfort offerte online a prezzi tra i 4 e i 12 mila euro a settimana, riconducibili a persone che dichiaravano al fisco redditi del tutto sproporzionati, sovente di natura fondiaria. Proposti per il recupero a tassazione 13 milioni di euro per ricavi non dichiarati oltre ad un'evasione IVA di circa 3 milioni di euro e la segnalazione di manodopera "in nero". Nel campo della contraffazione, scoperti oltre 26 milioni di prodotti irregolari e/o insicuri sequestrati nel corso di oltre 3.500 interventi e denunciati 1.600 responsabili di 400 strutture, fra opifici industriali, depositi e laboratori clandestini. In particolare a Reggio Calabria è stata smantellata un'intera filiera di produzione e distribuzione di capi d'alta moda e accessori falsificati, provenienti da Turchia, Cina e Romania. Sul fronte delle accise sono stati controllati oltre 2.200 distributori stradali di carburante sul territorio nazionale, con più di 400 violazioni constatate nei confronti dei gestori degli impianti. Colpito anche il money transfer, il commercio abusivo, con l'individuazione di 900 venditori irregolari, e il caporalato, con 4.400 lavoratori irregolari scoperti in oltre 2.000 interventi. Alcuni di questi dormivano in una stalla a Montegiordano (Cosenza). Presunto responsabile un extracomunitario in contatto con le 'ndrine. Soddisfatto il generale Toschi, che promette "lotta alle forme di evasione internazionale più gravi e alle grandi frodi fiscali, contrasto alla corruzione e agli sprechi di denaro pubblico e massima attenzione", ma anche "a tutti i fenomeni che arrecano danno alle imprese e alla società civile".

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