Calabria

Lunedì 29 Aprile 2024

Ponte “Tre Occhi” Dietro il nuovo bypass c’è pure tanta Calabria

Ponte “Tre Occhi” Dietro il nuovo bypass c’è pure tanta Calabria

Reggio Calabria

C’è anche tanta, propria tanta, Calabria dietro il bypass realizzato a tempo di record ed aperto ieri mattina che ha sostanzialmente rotto l'isolamento di Amatrice, uno dei luoghi simboli del devastante sisma del 24 agosto che ha seminato morte e distruzione nell'Italia centrale. Infatti per la realizzazione del passaggio alternativo realizzato a pochi metri dalla struttura lesionata del “Ponte Tre Occhi” (480 metri di lunghezza, di cui 30 sull'alveo del rio Castellano, con una carreggiata di circa 6 metri di ampiezza) hanno lavorato in maniera costante, sin dai primissimi giorni dell'emergenza, uomini e mezzi della Colonna mobile regionale dei Vigili del fuoco della Calabria. Un'azione svolta in raccordo con il Genio Militare e con i volontari della Protezione civile del Friuli.

Romolo Stilo, funzionario tecnico in forza al comando provinciale di Reggio Calabria, ha coordinato sul campo l'intervento dei Vigili del fuoco della Colonna mobile regionale della Calabria. «Siamo stati subito impegnati nella realizzazione di questa opera viaria importantissima, strategica – ha spiegato Stilo – trattandosi, sostanzialmente, dell'unica via di più agevole accesso alla zona sud di Amatrice. Il nostro è stato uno sforzo continuo, costante, profuso da tutti senza cedere mai e in condizioni tutt'altro che agevoli. Pensiamo proprio di aver prodotto uno sforzo notevole».

E quanto importante sia stata, e lo sia ancora oggi, la presenza della Colonna mobile regionale dei Vigili del fuoco della Calabria lo testimoniano anche alcune cifre. Sin dai primi momenti dell'emergenza nelle zone colpite dal sisma si sono avvicendati in zona circa 60 uomini dei comandi provinciali di Cosenza, Crotone, Catanzaro – che ha per lo più avuto compiti legati alla logistica – di Vibo e di Reggio Calabria con l'impiego di 45 mezzi. In prima linea in questa difficile ma decisiva azione dalla quale, sostanzialmente, prende avvio la ricostruzione, anche il Gos, il Gruppo operativo speciale, che interviene con potenti mezzi d'opera necessari soprattutto per il movimento terra. Attualmente nel teatro operativo sono presenti 21 uomini e ben 35 mezzi

«Questo bypass è strategico non soltanto per la mobilità nell'area – ha concluso Romolo Stilo – ma soprattutto per migliorare la percorribilità dei mezzi di soccorso. Un motivo ulteriore di legittimo orgoglio per il lavoro che, come Vigili del fuoco della Calabria, abbiamo svolto e stiamo continuando a svolgere».

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