È morto ieri monsignor Girolamo Grillo, vescovo emerito di Civitavecchia. Era originario della Calabria ma la sua storia è indissolubilmente legata alla diocesi della cittadina laziale e alla sua Madonnina. I fatti risalgono a 21 anni fa: dal 2 febbraio al 15 marzo 1995, una piccola statua raffigurante la Madonna, proveniente da Medjugorje e portata in dono a una famiglia di Civitavecchia, avrebbe lacrimato sangue per 14 volte. La cittadina fu messa sottosopra dall’evento con centinaia di persone che in quei giorni si riversarono nel giardino della villetta dei Gregori, la famiglia che aveva quella statua. Inizialmente scettico riguardo al fenomeno, il vescovo Grillo modificò la sua opinione quando, il 15 marzo, l’ultima delle 14 lacrimazioni sarebbe avvenuta mentre teneva la statuetta fra le mani, raccolto in preghiera insieme ad alcuni testimoni. Poi divenne un vero e proprio “paladino” dell’evento su cui scrisse libri e rilasciò numerose interviste. In una delle ultime rivelazioni, qualche anno fa, mons. Grillo confidò anche che Giovanni Paolo II volle che la Madonnina di Civitavecchia fosse portata nel suo appartamento in Vaticano e, inginocchiato, avrebbe pregato a lungo davanti alla statuina. In precedenza, lo stesso Papa – sempre secondo i racconti del vescovo –, in abiti borghesi, si sarebbe recato nella piccola chiesa dove l’effigie era conservata, per raccogliersi in preghiera. A Civitavecchia la chiesa di Sant’Agostino in località Pantano è oggi un piccolo santuario dove si venera la statuetta della Madonna (che fu prelevata dalla casa dei Gregori i quali avrebbero anche avuto delle apparizioni della Madonna) anche se la Congregazione per la Dottrina della Fede ancora non si è espressa sui fatti. Mons. Grillo era nato a Parghelia, in Calabria, il 18 agosto 1930. Nel ’79 divenne vescovo a Cassano allo Jonio e nell’83 fu trasferito alla sede di Civitavecchia-Tarquinia.