Equitalia non perdona nessuno. Neanche i politici. L’hanno sperimentato e lo stanno sperimentando sulla loro pelle cinque ex consiglieri regionali della Calabria che si sono visti pignorare consistenti fette dei loro lauti vitalizi per non aver pagato le cartelle esattoriali emesse dal Grande esattore.
Magari, in cuor loro, i protagonisti di questo ennesimo capitolo di malcostume, contavano sui privilegi della casta per farla franca e non pagare come, invece, devono fare i comuni mortali. E, invece, hanno avuto la sorpresa di ritrovarsi inseguiti e braccati dal “mastino” Equitalia, fino a essere privati di parte del vitalizio a volte maturato (si fa per dire) solo dopo qualche anno di lavoro (si fa per dire) a Palazzo Campanella.
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