La Corte di Appello di Reggio Calabria presieduta da Tommasina Cotroneo (a latere Francesco Petrone e Stefania Di Rienzo) ha condannato il Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’errore giudiziario accertato dalla sentenza di revisione del 13 febbraio 2012 (emessa dalla stessa corte reggina) al pagamento in favore di Giuseppe Gulotta della somma di euro 6.530.031,70. Una cifra considerevole ma molto lontana dagli oltre 56 milioni di euro richiesti dagli avvocati Pardo Cellini e Baldassare Lauria.
Giuseppe Gulotta, nato ad Alcamo 59 anni fa, ha trascorso ben 22 anni in carcere da innocente. Gulotta, infatti, è stato condannto all'ergastolo per la famosa strage di Alcamo. Era il 13 febbraio del 1976 quando i Carabinieri l’arrestarono nel cuore della notte accusandolo di essere uno degli esecutori materiali della strage. Esattamente 39 anni dopo quell’efferato delitto, la Corte d'appello reggina nel novembre 2012 l’ha assolto con formula piena al termine del processo di revisione. «Anch’io sono una vittima della strage di Alcamo», ha detto subito dopo l’assoluzione Gulotta che non gli ha certo restituito i 22 anni di vita trascorsi dietro le sbarre per un errore giudiziario che la Corte d'Appello reggina ha quantificato in un indennizzo di oltre 6,5 milioni di euro.