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Difende la compagna di scuola e finisce al pronto soccorso

Difende la compagna di scuola e finisce al pronto soccorso

Sarebbero bastate delle scuse, una strizzatina d’occhio con la faccia da pescelesso, e una richiesta di perdono per lo scherzo. Dopotutto a Carnevale è consentito sconfinare, un po’ più del dovuto, nel territorio del cattivo gusto nel quale, a fatica, può trovare giustificazione qualche fiocco di schiuma spruzzato addosso a una ragazza che passeggia su corso Mazzini, l’isola pedonale della città dei Bruzi, senza dar fastidio a nessuno.

E invece il signorino, il proprietario della bomboletta, dalla quale la schiuma è uscita a insaputa della bomboletta stessa, anziché far l’inchino e girare i tacchi, richiamato dalla vittima di quello sciocco scherzo, avrebbe iniziato ad alzare il tono della voce in un crescendo di decibel e soprattutto con una prosa poco adatta al genere femminile o (in generale) all’umanità.

Si sarebbe lasciato andare il giovanotto: avrebbe dato sfogo a tutto il suo vocabolario, scavalcando, d’una buona spanna, il muro della decenza. E in un sussulto, per così dire, di coraggio (tanto nelle vicinanze c’erano i suoi amici a spalleggiarlo) non ha desistito neanche quando un compagno di classe della ragazzetta gli avrebbe fatto notare che stava esagerando.

Non poteva tornare indietro, non poteva far la figuraccia davanti ai componenti della squadraccia in libera uscita. Cosicché la rissa è scoppiata di lì a poco nel bel mezzo della folla.

Al bullo (lo si potrebbe definire così con una certa semplificazione semantica) è bastato un fischio per radunare i suoi sodali e dichiarare guerra a quel ragazzino che, in uno scatto di cavalleria, oltre che di buon senso, aveva «osato» difendere una sua compagna.

Prima gli spintoni conditi da minacce e offese prese in prestito dal formulario dei malandrini e, infine, s’è passati a far sul serio. Il gruppo – sociologi e psicologi avrebbero da discettare mesi interi sulle sue dinamiche criminali – ha fatto il suo dovere: il bullo e la sua banda di scalmanati, com’era ovvio, hanno avuto la meglio sul ragazzo. La lite iniziata quasi in sordina è divenuta subito palese alla gente che poco prima delle 22, dell’altra sera, passeggiava in mezzo ai coriandoli nelle vicinanze di piazza 11 Settembre.

Alcuni persone sono intervenute per sedare la lite e altre, visto il livello di violenza che nel frattempo s’era scatenato, hanno avvisato le forze dell’ordine. Gli agenti della Squadra mobile, della Questura di Cosenza, sono giunti sul posto in un battito di ciglia ma i cosiddetti bulli s’erano già dileguati. Della loro impresa restano le immagini della videosorveglianza dei negozi che i poliziotti hanno acquisito giusto ieri mattina. Il giovane aggredito ha riportato una serie di ferite ed è stato medicato in pronto soccorso.(e.o.)

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