"L'impianto fondamentale della nuova legge urbanistica è quello di rimuovere, di sbloccare le condizioni strutturali e assumere le novità che nel frattempo sono intervenute perché da 14 anni ad oggi c'è stata una novità che è per esempio la città metropolitana di Reggio Calabria". A dirlo è stato il presidente della Regione Mario Oliverio nel corso dell'incontro con i sindaci calabresi convocato proprio per illustrare la nuova legge rimarcando che "solo venti comuni dopo 14 anni hanno approvato il Psc". "Inoltre - ha aggiunto - c'è la necessità di inserire elementi che vanno in direzione di quanto previsto nel nostro programma di governo". Per Oliverio, tra l'altro, se c'è stato questo basso numero di approvazioni di Psc "ci saranno ragioni di ordine strutturale" alle quali "abbiamo pensato di porre mano attraverso lo snellimento delle procedure". Quindi ha ricordato che "nel nostro programma di governo abbiamo messo riduzione a zero del consumo di suolo e su questo programma vogliamo confrontarci con l'articolazione degli enti locali ed istituzionali e naturalmente definire gli strumenti". Il presidente della Regione ha poi rimarcato che "il vero strumento di programmazione non è la legge urbanistica, che è lo strumento che regola la programmazione. Il vero strumento di programmazione territoriale è il Qtr, il quadro territoriale regionale, perché definirà quello che è il sistema dei vincoli e le scelte strategiche per l'utilizzazione dell'uso del suolo. Anche per il Qtr noi non vogliamo ripartite da zero per perdere altri cinque anni come è nella storia di questa terra, noi vogliamo assumere il lavoro che è stato fatto e che è stato fatto anche con il mio concorso perché io sono stato presidente di Provincia, con quello dell'Anci, degli altri presidenti delle province. Io voglio partire da lì per cominciare a mettere un punto fermo nel governo del territorio e per evitare il gioco dell'uovo e della gallina per cui bisogna avere tutto pronto e che ci ha portato alla condizione che viviamo oggi di gravi ritardi". A detta di Oliverio, poi, "il territorio è stato in molte zone violentato, con città che sono cresciute in modo disordinato, con quartieri che sono cresciuti all'insegna della volumetria e non della qualità dell'abitato. Allora il Qtr, che è stato oggetto di un concorso di partecipazione, dovrà essere approvato entro fine gennaio massimo febbraio". Quindi, messo "un punto fermo" che è l'approvazione, potrà essere anche modificato in quanto ora "noi abbiamo bisogno di mettere punti fermi, anche perché per l'utilizzo dei fondi comunitari ci sono delle condizionalità poste. Entro febbraio - ha affermato Oliverio - porteremo al confronto il piano regionale dei trasporti e stiamo lavorando per il piano regionale dei rifiuti che sarà approvato entro febbraio. Credo che dobbiamo lavorare per fare crescere una nuova cultura ed un nuovo rapporto con il territorio anche per l'utilizzo delle risorse comunitarie che noi dobbiamo sapere utilizzare per determinare crescere e per alimentare un'idea di sviluppo sostenibile". Per Oliverio, infine, non vi è alcun dubbio sul fatto che "c'è stata una svalutazione del patrimonio immobiliare favorita anche da questa politica sciagurata di aumento delle volumetrie". Ecco perché "bisogna cambiare passo a questa pratica e farlo non vuol dire impoverire il territorio. Tutt'altro - ha concluso - si tratta di rivalutare il patrimonio immobiliare".