«La Calabria è una regione più adatta ad un turismo di qualità; un turismo dove la cultura, sia che si esprima attraverso opere d’arte, siti archeologici, castelli, itinerari religiosi e di fede, sia attraverso riti, profumi e sapori, deve finalmente fare fino in fondo la propria parte». Lo ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio commentando l’inserimento della Calabria tra le dieci indicate dalla Rough Guide, una delle guide turistiche più diffuse in tutto il mondo, che seleziona luoghi fuori dai tradizionali circuiti turistici.
In questa particolare classifica planetaria, oltre all’Alaska, alle isole occidentali della Scozia, all’isola di Lombok in Indonesia e ad altri angoli suggestivi del pianeta, c’è anche la nostra regione che, con il suo gap di sviluppo, ha ora l’opportunità di mostrare e valorizzare al massimo le proprie bellezze e la propria identità, offrendo quello che aree meglio attrezzate e organizzate hanno perso. La guida definisce la nostra come «una regione ricca di resort lungo le bellissime coste tirrenica e ionica, dove è possibile trovare rustici villaggi di montagna e cucina arricchita dal peperoncino, elementi che fanno di questa regione una delle destinazioni preferite per le vacanze italiane».
L'approfondimento nell'edizione in edicola della Gazzetta del Sud