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I calabresi respirano aria pulita. Quasi sempre

I calabresi respirano aria pulita. Quasi sempre

Niente polveri sottili, siamo calabresi. Tra Pollino e Aspromonte è sotto controllo pure l’altrettanto pericoloso monossido di carbonio (Co) provocato dalla combustione degli idrocarburi presenti in carburanti e combustibili.

In questi giorni d’allarme rosso per l’aria respirata nelle grandi città, tanto da imporre la circolazione a targhe alterne se non addirittura il blocco del traffico, almeno da questo punto di vista la Calabria può trarre un sospiro di sollievo. Quasi a pieni polmoni, perché dati negativi non arrivano da nessuna delle tredici stazioni di controllo che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpacal) ha piazzato in lungo e in largo per la regione, in zone urbane come nelle periferie, in aree industriali e in altri luoghi di particolare interesse.

I dati più recenti pubblicati dall’Arpacal sono riferiti al 31 dicembre, quindi oltre a certificare la salute dell’aria calabra nel giorno di San Silvestro, sono utili a dare uno sguardo d’insieme a quanto avvenuto nei 365 giorni del 2015 che ci siamo appena messi alle spalle.

L'approfondimento nell'edizione della Gazzetta del Sud in edicola

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