«Gli uffici regionali devono fornire la massima collaborazione alla struttura commissariale in quanto organo di governo». Nella querelle tra le “due sanità” della Calabria (da un lato la “coppia” Scura-Urbani, dall’altro il binomio Oliverio-Fatarella) è il Tavolo Adduce a fare chiarezza, mettendo nero su bianco, nel verbale dell’ultima riunione romana di verifica, il richiamo a interagire per superare i molteplici ritardi nell’attuazione del Piano di rientro. Pertanto la Regione, che ha confinato Scura e Urbani a Palazzo Alemanni nonostante i tanti locali vuoti o sottoutilizzati della Cittadella, viene invitata "a trovare spazi adeguati da assegnare alla struttura commissariale, attigui al dipartimento Tutela della Salute". Dalle 46 pagine del verbale emergono criticità irrisolte come i tempi lunghi dei pagamenti delle Asp ai fornitori e discrasie nel riordino delle reti assistenziali. Ecco perché Scura e Urbani dovranno trasmettere entro il 15 gennaio ai ministeri affiancanti un elenco degli ambiti di intervento dei programmi operativi 2016-2018 destinati a entrare nel Piano di rientro.
L'approfondimento nell'edizione della Gazzetta del Sud in edicola
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