
Nel cuore del centro storico si rafforza e diventa più efficace un’esperienza di fattiva solidarietà. Una convenzione, sottoscritta nei giorni scorsi da Azienda sanitaria provinciale ed Associazione internazionale Intersos, pone basi solide all’attività di assistenza sanitaria per migranti avviata con l’apertura di un ambulatorio in vico Caloiro n. 7 un anno e mezzo fa. Per avere un’idea di quello che si fa, è utile sapere che durante gli ultimi 18 mesi nell’ambulatorio sono state effettuate 2.700 visite, di cui il 54% a pazienti senza fissa dimora, il 40% a stranieri provenienti da centri di accoglienza, il 6% da abitazione propria. Questa la prima fase di attività del progetto “Meoghios” di Intersos. I flussi migratori sono in aumento: è una popolazione che richiede assistenza e la cui conoscenza dal punto di vista sanitario è un importante fattore di sicurezza per tutti. Per tutti questi motivi il commissario straordinario dell’Asp Sergio Arena ed il coordinatore medico pro-tempore del progetto “Mesoghios” Alessandro Verona (su delega del rappresentante legale di Intersos Marco Rotelli) hanno rinnovato l’intesa stipulando una convenzione allo scopo di consolidare il collegamento operativo in materia di assistenza sanitaria alle persone migranti ed ai cittadini in condizione di vulnerabilità. Nella convenzione, articolata in 10 punti, si stabilisce che l’associazione internazionale Intersos nel periodo compreso fra dicembre 2015 e dicembre 2016 gestirà a proprie spese l’ambulatorio in vico Caloiro n. 7 ed appronterà una clinica mobile (su un’ambulanza) con l’obiettivo di fornire assistenza sanitaria e orientamento socio-sanitario a rifugiati, richiedenti asilo, migranti e italiani che vivono in condizioni di estrema vulnerabilità.
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