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Racket, imprenditore pestato a sangue

Racket, imprenditore pestato a sangue

Cosenza e la sua sterminata provincia sono storicamente piegate al volere dei “signori della mazzetta”, schiave dei boss e dei loro reggipanza che pretendono il “pizzo” su tutto. Qui per anni hanno calato tutti la testa davanti ai califfi della ’ndrangheta. Chi non s’è adeguato ha smesso di lavorare. I clan sempre più ingordi hanno allungato pesantemente i loro tentacoli su ogni centimetro di questo territorio. Le “coppole” ora governano l’economia di questo grande territorio e gl’imprenditori sono scesi a patti con loro. Ogni commerciante subisce in silenzio, tremando davanti a quelle facce, che sono sempre le stesse. Spremono la città produttiva e la sua periferia fino all’ultima goccia. Girano tra le botteghe, visitano le piccole e medie imprese, passano dagli ambulanti. Bussano ovunque per la “rata di Natale”. E in corso l’assalto del racket per le feste.

L'approfondimento nell'edizione della Gazzetta del Sud in edicola

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